
Fino all’8 febbraio 2015, Fondazione Roma Museo ospita a Palazzo Sciarra la mostra “American Chronicles”, retrospettiva dedicata a Norman Rockwell. Pittore e illustratore, le sue copertine per il “Saturday Evening Post” hanno raccontato 50 anni degli Usa

Dalla guerra ai diritti civili fino alle pubblicità. Il suo stile inconfondibile, definito “realismo romantico”, ha influenzato diverse generazioni di disegnatori. Rockwell ha goduto di enorme popolarità e ha cambiato l’immaginario di un’intera nazione

”American Chronicles” è un percorso unico nella produzione di Rockwell, che con le sue illustrazioni ha descritto l’America del ‘900. La mostra è curata da Stephanie Plunkett del N.Rockwell Museum e Danilo Eccher, direttore della GAM di Torino

"Negli Usa - ha detto Eccher - Rockwell è una figura di primissimo piano, ha accompagnato l'evoluzione di generazioni di cittadini. Per decenni si sono rispecchiati nelle sue illustrazioni, che come nessun altro ne hanno descritto sogni e ideali

L’esposizione raccoglie più di 100 opere tra illustrazioni, dipinti, documenti e foto, ma soprattutto la raccolta completa delle celebri 323 copertine originali che Rockwell realizzò per il magazine The Saturday Evening Post tra il 1916 e il 1963

Rockwell dipinse la sua prima copertina per il Saturday Evening Post nel 1916, ad appena 22 anni. La rivista era considerata “la vetrina americana più importante per un illustratore”. La collaborazione durò 47 anni, fino al 1963

Rockwell ha raccontato il sogno americano anche nei momenti bui, come la grande Depressione o la Seconda guerra mondiale. La sua America si basa su valori come famiglia, educazione, unità sociale

Spesso ribattezzato “l’Artista della gente”, Rockwell è stato uno dei più acuti osservatori e narratori della società statunitense. La sua opera viene accostata ai film di Frank Capra e Bily Wilder, ai romanzi di Dickens e ai fumetti di Walt Disney

Per la sua capacità di condensare tanti dettagli in una sola immagine, Rockwell è stato paragonato ai pittori fiamminghi ma anche ad un altro pittore americano suo contemporaneo, Edward Hopper

Una sezione della mostra è dedicata ad uno dei soggetti preferiti di Rockwell: i bambini. Simbolo dello stile di vita americano e del suo benessere crescente, li ha ritratti in svariate campagne pubblicitarie, ad esempio in quella ideata per Kellogg's

Rockwell ha collaborato anche con la rivista Look, avvicinandosi a tematiche più dure come il razzismo. Celebre l'illustrazione della bambina afroamericana scortata da 4 agenti federali al suo primo giorno di scuola

Sarà possibile visitare la mostra “American Chronicles”, organizzata da Fondazione Roma Museo a Palazzo Sciarra, fino al prossimo 8 febbraio 2015