
La Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze celebra il centenario della sua fondazione con l'apertura, dal 28 ottobre all'8 marzo, di un museo che getta "luci" sul Novecento (per esempio, sulla tela di Felice Carena, "Gli apostoli", del 1926) -

"Luci sul '900" (sopra, Mario Sironi, Meriggio, 1931-32) è un vero e proprio museo nel museo, visto che la Galleria ospita soprattutto una collezione di dipinti macchiaioli presentata come "la più vasta e importante al mondo" -

Per la Galleria d'arte moderna, nota per i dipinti macchiaioli, l'esposizione di collezioni del '900 è l'occasione per svelare un tesoro rimasto sommerso per mancanza di spazio (Filippo De Pisis, Natura morta con ragnatele, 1951) -

"Luci sul '900" è insomma "più di una mostra, è la prova per un percorso museale di capolavori per lo più inediti del secolo scorso, che speriamo possano finalmente trovare una collocazione stabile" (Primo Conti, Ritratto di Lyung- Yuk, 1924) -

Tra gli artisti esposti, alcuni tra i principali rappresentanti del '900 come Giorgio De Chirico (nella foto, la sua "Natura morta con peperoni e uva" del 1930), Felice Carena, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Giuseppe Capogrossi e Guido Peyron -

Importante interprete della cultura figurativa italiana del secolo scorso, Gino Severini è presente alla mostra della Galleria fiorentina con la sua "Natura morta con maschera", 1930-32 -

Più numerose sono comunque le opere del gruppo del Novecento toscano di Giovanni Colacicchi e Baccio Maria Bacci (nella foto, il suo "Solaria alle Giubbe Rosse", 1930-1940) -

Anche gli altri artisti della scuola toscana esposti alla mostra erano vicini alla rivista "Solaria" e al caffè delle "Giubbe Rosse", che resero culturalmente viva Firenze negli anni Venti (Felice Casorati, Rape, 1938) -

Accanto alle tele trovano spazio anche sculture come "Narciso", una statua fusa in bronzo realizzata da Francesco Messina nel 1946 -

O come il busto fuso in bronzo di Medardo Rosso, "Rieuse (Donna che ride)", del 1897 circa -

Alla fine della mostra, l'8 marzo, la collezione novecentesca rimasta finora in deposito dovrebbe trovare una collocazione stabile nelle ultime sale di facciata della Galleria (Alberto Savinio, Orfeo e Euridice, 1951) -