L'arte di Ai Weiwei in mostra ad Alcatraz. Foto

Fino al 26 aprile l’ex penitenziario Usa ospita una rassegna dell’artista e attivista cinese. Tra draghi, aquiloni e ritratti con i Lego (tra cui anche quelli di Snowden e Manning ), l’attenzione è tutta sulla libertà di espressione e i diritti umani

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Noto per la sua opposizione al regime cinese Ai Weiwei, nel 2011, è stato in carcere per 81 giorni. Dopo essere stato rilasciato, gli è stato proibito di lasciare Pechino per un anno. Ancora ora non ha il permesso di lasciare la Cina -

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Nella tradizione cinese i draghi simboleggiano l’autorità imperiale. Ma per Weiwei rappresentano piuttosto una libertà personale: “Chiunque ha questo potere” -

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Sugli aquiloni ci sono citazioni di attivisti che sono stati imprigionati o mandati in esilio, come Nelson Mandela, Edward Snowden e lo stesso Ai Weiwei -

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Ai Weiwei ha collaborato con artigiani cinesi per produrre gli aquiloni a mano. Per realizzare la mostra sono stati coinvolti anche volontari della For-Site Foundation e di Amnesty International -

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I servizi igienici del penitenziario ripieni di piccoli fiori in ceramica. E’ una delle 5 installazioni ideate da Ai Weiwei per la mostra inaugurata lo scorso 27 settembre sull’isola di Alcatraz -

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I fiori rappresentano un omaggio simbolico per i prigionieri -

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Un’altra ampia sala del carcere è ricoperta con i ritratti di 176 persone che sono state imprigionate o esiliate per reati di opinione. Weiwei li definisce “eroi del nostro tempo” -

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Ciascuna immagine è stata costruita con i mattoncini Lego. Alcuni sono stati assemblati nello studio dell’artista, altri da volontari su precise indicazioni di Ai Weiwei -

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Tra le personalità rappresentate ci sono anche Chelsea Manning ed Edward Snowden -

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Stay Tuned è un’installazione sonora che invita gli spettatori a entrare e sedersi nelle celle per ascoltare le parole, le poesie e la musica composta da persone che sono state detenute per reati collegati alla libertà di espressione -

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E’ possibile ascoltare il cantante tibetano Lolo (che si batte per l’indipendenza dalla Cina), la band femminista russa delle Pussy Riot e i Robben Island Singers, attivisti imprigionati in Sud Africa durante l’era dell’apartheid -

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L’esposizione si chiude con la sezione “Yours Truly” in cui gli spettatori sono invitati a scrivere cartoline indirizzate a personalità detenute -

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Le cartoline sono decorate con immagini di fiori e uccelli provenienti dai paesi delle personalità detenute -

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E’ così possibile inviare una cartolina agli oltre 173 attivisti rappresentati con i Lego nella sezione “Trace” -