
Sarà Il Capitale Umano di Paolo Virzì a rappresentare l'Italia nella corsa agli Oscar. Ogni Paese infatti indica il titolo da candidare. Tra le centinaia, però, solo 5 entreranno in nomination. Come La Grande Bellezza lo scorso anno, che alla fine trionfò

Tra i film chiamati a rappresentare l'Italia dal 1995 ad oggi solo quattro hanno ottenuto la nomination. Tra questi La vita è bella di Roberto Benigni, che si aggiudicò l'Oscar anche per attore e colonna sonora

Sorrentino e Benigni sono gli unici due vincitori negli ultimi anni. Tra coloro che hanno centrato la cinquina finale però c'è anche Cristina Comencini con La bestia nel cuore nel 2005

L'altro regista che centrò la candidatura (ma non vinse) fu nel 1995 Giuseppe Tornatore con L'Uomo delle stelle. Ma Tornatore aveva vinto la statuetta già nel 1990 con Nuovo Cinema Paradiso

L'Italia punta su Tornatore anche nel 2007 e lancia il suo La sconosciuta, senza però ottenere lo stesso successo

Tornatore venne scelto a rappresentare l'Italia anche nel 2009 con Baaria, ma non venne scelto per la cinquina finale

Tra le esclusioni eccellenti che fecero discutere, nel 2008 ci fu quella di Gomorra di Matteo Garrone. Osannato al Festival di Cannes e da buona parte della stampa Usa alla fine non entrò tra i cinque finalisti

Tra i film acclamati a Cannes ma poi ignorati agli Oscar anche La stanza del figlio di Nanni Moretti. Vincitore della Palma d'Oro, non ottene la nomination finale agli Oscar del 2001

Nel 2002 l'Italia provò nuovamente ad affidarsi a Roberto Benigni con il suo Pinocchio. Ma i membri dell'Academy non lo selezionarono per la cinquina finale

Anche nel 2003 l'Italia tornò ad affidarsi a un ex vincitore, Gabriele Salvatores (ha vinto nel 1992 con Mediterraneo), e candidò Io non ho paura che però non rientro tra i cinque finalisti

Nel 2004 fu la volta di Gianni Ameli con Le chiavi di casa. Senza però troppo successo

Nel 2006 ci si affidò a Nuovomondo di Emanuele Crialese, film che aveva entusiasmato il Festival di Venezia. L'Academy però non lo scelse

Paolo Virzì ci ha provato già nel 2010, quando venne scelto il suo La prima cosa bella. Film che però non arrivò alla serata finale al Kodak Theatre

Emanuele Crialese ci riprova nel 2011 con Terraferma, senza però ottenere il successo sperato

Vincitori al Festival di Berlino, nel 2012 è la volta di due mostri sacri del cinema italiano: Paolo e Vittorio Taviani che presentano Cesare deve morire. Il pubblico americano però non si entusiasma come i tedeschi

Tra i film presentati dall'Italia negli ultimi vent'anni anche: I Cento Passi di Marco Tullio Giordana (foto) nel 2000, Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni nel 1999, Il testimone dello sposo di Avati nel 1997 e La mia generazione di Wilma Labate nel 1996