
“Pupi Avati. Parenti, amici e altri estranei” è la mostra ospitata fino al 14 Agosto al Palazzo D’Accursio (Bologna, Piazza Maggiore, 6). Realizzata dalla Cineteca di Bologna e Groupama Assicurazioni, curata da Andrea Maioli. Foto di Andrea Catoni -

Pupi Avati ha messo a disposizione molti scatti dal proprio album di famiglia. Qui una foto del 1942: da sinistra la zia Teti, Pupi, la mamma Ines con in braccio Mariella. Bologna, 1942. Credits: Cineteca di Bologna -

Un altro scatto proveniente dall’album di famiglia con Angelo Avati, papà di Antonio e Pupi, da bambino. Bologna, Carnevale 1915. Credits: Cineteca di Bologna -

Ines Vigetti, mamma di Antonio e Pupi, da bambina. Bologna 1919. Nel catalogo della mostra, un’introduzione di Pupi Avati ricorda il rapporto affettuoso con la madre. Credits: Cineteca di Bologna -

Pupi Avati con Ugo Tognazzi sul set del film “Ultimo minuto” del 1987. Invece del classico percorso cronologico, la mostra propone una visita in nove tappe tematiche. Credits: Cineteca di Bologna -

La Rheno Dixieland Jazz Band, di cui facevano parte Pupi Avati e un giovane Lucio Dalla, alla sei giorni di Madrid, 1961. Credits: Cineteca di Bologna -

“Balsamus, l’uomo di Satana” è il film di esordio dietro la cinepresa di Pupi Avati. Da sinistra Pina Borione, Antonio Avati, Lola Bonora, Gianni Cavina. 1968 (foto di Steno Tonelli). Credits: Cineteca di Bologna -

Altro tema al centro della mostra: la fede. Come quella delle suore che lavano i panni sull’Appennino emiliano, viste nel film “Una gita scolastica” del 1983 (foto di Steno Tonelli). Credits: Cineteca di Bologna -

Gianni Cavina e Carlo Delle Piane in “La via degli angeli”, pellicola del 1999. In tutta la sua carriera Avati ha realizzato più di 40 lungometraggi (foto di Piero Salvatore Abate). Credits: Cineteca di Bologna -

Gianni Cavina, Alessandro Haber, Diego Abatantuono, George Eastman e Carlo Delle Piane in “La rivincita di Natale”, film del 2004 (foto di Philippe Antonello). Credits: Cineteca di Bologna -

La locandina della mostra. Più della metà dei film di Pupi Avati sono ambientati a Bologna, città natale a cui continua a essere molto legato. Credits: Cineteca di Bologna -