
I grandi maestri del '900 (qui un nudo di Modigliani) raccontano la seduzione del corpo femminile nella mostra allestita fino al 5 ottobre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma

"Femme à la blonde aisselle coiffant sa chevelure à la lueur des ètoiles" di Joan Mirò. Esposte circa 130 opere provenienti dalle collezioni del museo romano tra capolavori più conosciuti e testimonianze poco note

Cinque le sezioni dedicate ai diversi aspetti della seduzione esercitata dal corpo femminile, dalle avanguardie all'arte metafisica. Qui "Diana addormentata nel bosco" di Giorgio De Chirico

Qui "Fragrante délices" di Aube Elléouët

''Seduzione e femminilità si sono sempre confuse'', scriveva Jean Bodrillard nel 1979. E proprio questa frase è il fil rouge della rassegna che si sofferma sulla crescente ambiguità del fascino esercito dal corpo della donna. Qui un nudo di Mino Maccari

Ecco dunque i magnifici scatti di Man Ray (qui un suo nudo) a testimoniare come le avanguardie siano riuscite a declinare, sempre nel segno della trasgressione, le pose languide e sinuose proprie della rappresentazione classica

Non mancano gli artisti di area surrealista (presenti grazie al fondo donato al museo da Arturo Schwarz nel 1998), che offrono un'immagine fortemente deformata della sessualità femminile. Qui "Promenade" di Alberto Savinio

"Statue de femme" di Dora Maar

"La poupée" di Hans Bellmer

"Nudo femminile" di Luigi Chessa

Nelle opere, tra gli altri, di Giuseppe Capogrossi, Carlo Carrà (qui "Nudino o Bagnante"), Guttuso, Manzù, Eric Heckel, Joan Mirò, Enrico Prampolini, il genere artistico del nudo femminile viene riformulato secondo logiche diverse dal naturalismo

"Nudo (Cariatide)" di Alberto Viani

"Arpia" di Leoncillo Leonardi

"Collage su tappezzeria" di Enrico Baj

"Balagny sur therain" di André Masson