
Una mostra, aperta a Firenze fino al 23 febbraio, racconta la seconda guerra mondiale in Italia attraverso le fotografie di Robert Capa (Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum) -

L'esposizione raccoglie 78 fotografie in bianco e nero scattate da Capa in Italia nel biennio 1943-44 (Soldati americani a Troina, agosto 1943, Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum) -

La mostra è ospitata al Mnaf, il Museo nazionale Alinari della fotografia (Benvenuto alle truppe americane a Monreale, 23 luglio 1943, Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum) -

L'esposizione arriva a Firenze dopo il grande successo riscosso a Roma (Anziana tra le rovine di Agrigento, luglio 1943, Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum) -

Capa seguì le truppe alleate in Italia sin dallo sbarco in Sicilia (In coda per l’acqua a Napoli, ottobre 1943, Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum) -

Considerato il padre del fotogiornalismo, Robert Capa visse la maggior parte della vita sui campi di battaglia. Dalla guerra civile in Spagna allo sbarco alleato in Normandia fino al conflitto in Indocina in cui perse la vita (© Giulia Piermartiri) -

Le 78 immagini esposte, raccontano, a settant'anni di distanza, l'avanzata degli Alleati in Italia con una selezione di fotografie provenienti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest (© Giulia Piermartiri) -

Gli scatti di Capa realizzati in Italia durante la seconda guerra mondiale ritraggono soldati e civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un lento viaggio che va dal luglio 1943 al febbraio 1944 (© Giulia Piermartiri) -

Tra le tante immagini, Capa ha raccontato la resa di Palermo, la posta centrale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria e il funerale delle giovanissime vittime delle Quattro Giornate del capoluogo campano (© Giulia Piermartiri) -

Capa immortalò anche il panico dei civili a Montecassino durante i bombardamenti e l'accoglienza festosa riservata ai soldati alleati nei paesi liberati dai tedeschi (© Giulia Piermartiri) -

La mostra è stata realizzata in occasione degli eventi dell’Anno Culturale Ungheria Italia 2013-14 (il fotografo era nato e cresciuto nel Paese dell'Est Europa) (© Giulia Piermartiri) -

Lo scrittore John Steinbeck disse di Capa: "Sapeva che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione conoscendola da vicino" (© Giulia Piermartiri) -

In vent'anni di attività Capa ha seguito i cinque maggiori conflitti dell'epoca dalla Spagna all'Indocina. Amava ripetere: "Se le tue fotografie non sono abbastanza buone vuol dire che non eri abbastanza vicino" (© Giulia Piermartiri) -