
Una mostra per ricordare quando i migranti eravamo noi. "Partono i bastimenti" è l'esposizione che Bari dedica all'emigrazione italiana verso il continente americano tra fine '800 e i primi decenni del secolo scorso -

La mostra, allestita nella Sala Murat di Piazza del Ferrarese, è visitabile fino al 28 gennaio. La rassegna è già stata allestita con successo a Napoli, a Cosenza e a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri -

L'esposizione racconta la storia dell’emigrazione italiana nelle Americhe seguendo un percorso di foto d'epoca, documenti originali e oggetti appartenuti ai migranti in cerca di fortuna oltreoceano -

Le immagini in mostra immortalano le partenze sulle “carrette del mare” di fine '800, ma anche le difficoltà di inserimento nel Nuovo Mondo e i successi raggiunti in tutti i campi dai discendenti dei nostri emigrati -

L'esposizione è un'iniziativa della Fond.Roma-Mediterraneo, presieduta dal prof. Emanuele: "La mostra è attuale, visto il nuovo fenomeno migratorio dei nostri giovani, non più poveri ed analfabeti, ma ugualmente senza futuro in Italia" -

Il professor Emanuele ha sottolineato l'importanza del recupero della memoria nel momento in cui l’Italia si è trasformata da terra di emigrazione massiccia a luogo di rifugio ed accoglienza per i popoli del Nord Africa -

Per la prima volta è stato dedicato un focus a una categoria particolare di “emigranti”: le migliaia di soldati dello sconfitto esercito borbonico che nel 1861, da Napoli, furono imbarcati per New Orleans -

I soldati vennero arruolati nell’esercito degli stati secessionisti del Sud, nella guerra civile americana. Diversi superstiti di quel conflitto scelsero di restare in America e possono considerarsi tra i primi italo-americani -

Il percorso espositivo è arricchito da documenti e oggetti originali come modelli in scala di navi storiche dell’emigrazione (tra cui il transatlantico “Giulio Cesare” che negli anni '20 portò in Argentina la famiglia del futuro Papa Francesco) -

Altri oggetti in mostra sono passaporti, biglietti, opuscoli di norme per gli emigranti, oggetti delle Little Italy, insegne ed etichette di prodotti italiani d'epoca -

Ci sono anche valigie e bauli contenenti effetti personali: dagli strumenti musicali al quadro del santo protettore del paese di origine, fino agli spartiti di canzoni (tra cui le “copielle” in dialetto napoletano) -