
Festival di Cannes, 66esima edizione: ecco gli italiani alla conquista della Croisette.

A rappresentare l’Italia a Cannes c’è Paolo Sorrentino con il film, in concorso per la Palma d’oro, “La grande bellezza” (nella foto una scena). La pellicola verrà proiettata martedì 21 maggio. Il regista è al Festival per la quinta volta consecutiva.

In gara per la Palma d’oro c’è pure una regista nata in Italia ma naturalizzata francese: Valeria Bruni Tedeschi con “Un chateau en Italie”, girato nel nostro Paese. Tra gli attori c’è Filippo Timi. È l’unica donna nella sezione principale del Festival.

È già stato proiettato a Cannes e ha ricevuto applausi “Salvo”, un film tra mafia e amore di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia. Ha aperto la Semaine de la critique, sezione dedicata alle opere prime e seconde dalla quale l’Italia mancava da 7 anni.

Fa parte della sezione Un certain renard, dedicata al cinema sperimentale, il film d’esordio di Valeria Golino come regista: “Miele”. Tra gli attori ci sono Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo, Vinicio Marchioni.

Pippo Delbono fa un cameo nel film di Valeria Bruni Tedeschi ed è il protagonista di “Henri”, pellicola di Yolande Moreau che chiude la Quinzaine (nella foto una scena di “Amore carne”, il suo film girato con un telefonino nelle sale il 6 giugno).

Tra gli Special Screenings c’è “Stop the pounding heart” di Roberto Minervini (nella foto è a Venezia nel 2012). Nella sezione dei corti, poi, sono in gara 2 film francesi con regia italiana: “Ophelia” di Annarita Zambrano e “37°4 S” di Adriano Valerio.

C’è tanta Italia pure in “Meglio se stai zitta” (nella foto una scena), corto di Elena Bouryka nella sezione dello Short Film Corner. Scritto con Maurizio Pepe, girato a Roma, ha tra i protagonisti Valeria Solarino, Donatella Finocchiaro, Claudia Pandolfi

Un tocco italiano c’è perfino ne “Il grande Gatsby”. “Non l’avrei fatto senza di lei”, ha detto di Miuccia Prada Baz Luhrman, regista del film che ha aperto il Festival. La stilista ha realizzato gli abiti da sera per le feste in casa di Gatsby/Di Caprio.

A Cannes non manca una giurata italiana. Nicoletta Braschi torna al Festival 15 anni dopo il Grand Prix Speciale della Giuria dato a “La Vita è bella” (nella foto). L’attrice fa parte della commissione della Cinefondation, che assegna i premi ai corti.

Quattro, poi, sono i film italiani che fanno parte della sezione “Cannes classics”. C’è “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci (nella foto il regista alla cerimonia degli Oscar, il film ne vinse nove).

C’è “La grande abbuffata” di Marco Ferreri, che creò scompiglio proprio sulla Croisette nel '73.

C’è “Il deserto dei Tartari” di Valerio Zurlini.

E c’è, infine, “Lucky Luciano” di Francesco Rosi (nella foto una scena del film).