Giornata internazionale dell'orango, una specie a rischio estinzione

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Si celebra il 19 agosto l’evento dedicato a questi rari primati, di cui si conoscono soltanto tre specie che vivono nel Borneo e a Sumatra. La loro sopravvivenza è a rischio per l’operato dell’uomo, tra deforestazione e progetti miliardari 

Sono la deforestazione e la diffusione delle piantagioni di palma da olio le principali minacce per la sopravvivenza dell’orango, un animale che abita principalmente le foreste del Borneo e di Sumatra. La Giornata internazionale dell’orango, celebrata ogni anno il 19 agosto, ha quindi lo scopo di ricordare come le tre specie esistenti siano tutte a serio rischio estinzione: lo scorso anno, lo studio di un’equipe internazionale sottolineava che la popolazione degli oranghi del Borneo si sarebbe ridotta di 150.000 esemplari dal 1999 al 2015.

Dove vive l’orango

Esistono tre specie di orango finora conosciute, due delle quali prendono il nome dai territori abitati: Borneo e Sumatra, che ospita in totale circa il 10% della popolazione e comprende anche quella di Tapanuli, scoperta per ultima in ordine di tempo. A prescindere dal territorio, però, tutti gli oranghi amano lo stesso habitat, trascorrendo moltissimo tempo sulle cime degli alberi e spostandosi tra i rami, che solitamente ospitano anche il rifugio notturno di questi animali. Proprio da questi comportamenti avrebbe origine il nome orang-utang, espressione che in malese significa ‘uomo delle foreste’. L’orango è facilitato nelle sue abitudini dalle lunghe braccia, la cui estensione che può raggiungere i due metri. Un’altra caratteristica di questi animali è inoltre la propensione per la solitudine, soprattutto per i maschi, che spesso emettono forti versi mentre si spostano per accertarsi di non incrociare altri oranghi.

Orango a rischio estinzione: ecco perché

Come sottolineato, la Giornata internazionale dell’orango del 19 agosto è l’occasione per ricordare come la sopravvivenza di queste grandi scimmie sia a rischio a causa dell’operato dell’uomo. La deforestazione accelerata negli ultimi anni per fare spazio alle piantagioni di palma da olio, sempre più richiesto sul mercato per l’utilizzo in vari settori, priva infatti gli oranghi degli alberi, vitali per la conservazione di queste specie. La perdita del proprio habitat naturale spinge inoltre i primati, già in pericolo a causa della caccia illegale, a invadere aree agricole per procacciarsi del cibo, rischiando così di essere uccisi. Ancor più particolare la situazione dell’orango di Tapanuli, scoperto nel 2017: gli 800 esemplari rimasti potrebbero presto scomparire a causa del progetto da 1,6 miliardi di dollari relativo alla costruzione di una diga e una centrale idroelettrica proprio a ridosso della foresta Batang Toru nella parte Nord di Sumatra, abitata da queste scimmie.

Le iniziative per salvare gli oranghi

Il WWF è tra le associazioni che lavorano duramente per garantire la sopravvivenza degli oranghi, seguendo il programma ‘Species Action Plan for orangutans’. Nello specifico, l’organizzazione si adopera per proteggere l’habitat dei primati, promuovere lo sfruttamento delle foreste in modo sostenibile, senza quindi distruggere i luoghi abitati dagli oranghi, e combattere il commercio illegale di animali.

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