In futuro la Terra potrebbe diventare bollente come Venere

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)
Terra_vista_dalla_Luna

I ricercatori del MIT hanno analizzato il modo in cui il pianeta emette calore: se la superficie raggiungesse i 60 gradi ribollirebbe, ma l’ipotesi al momento è remota

L’idea di una Terra talmente calda da risultare inabitabile, come per esempio accade sul pianeta Venere, è al momento estremamente remota, eppure, secondo un nuovo studio statunitense, non sarebbe da escludere a priori. Lo scenario è stato presentato da un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle scienze degli Stati Uniti (Pnas). Il lavoro si basa su una nozione nota agli scienziati già da diversi decenni, secondo la quale la Terra tende a emettere più calore nello spazio mano a mano che la sua superficie si riscalda.

Un processo lineare

Negli anni, gli scienziati non hanno compreso appieno il motivo per cui la Terra, un sistema estremamente complesso, presentasse questa relazione lineare tra la temperatura della superficie e il calore emesso nello spazio. I ricercatori del dipartimento di Scienze terrestri, atmosferiche e planetarie, grazie a un modello matematico che rispecchia il processo messo in atto dal pianeta, hanno fatto luce proprio su questo aspetto: l’effetto serra sarebbe infatti in grado di annullare il calore irradiato dall’atmosfera, facendo sì che il caldo rilasciato dalla Terra dipenda soltanto dai gradi della superficie.

Calore intrappolato

Apportando alcune variazioni al modello utilizzato, i ricercatori sono però riusciti a ipotizzare scenari differenti. Come spiegato da Daniel Koll, uno dei coordinatori dello studio, la tendenza della Terra a emettere calore nello spazio viene intralciata, mano a mano che la temperatura aumenta, proprio dal vapore acqueo dell’effetto serra, che di fatto intrappola il caldo. Il team ha poi scoperto che il processo lineare con cui il pianeta irradia il caldo verrà meno quando la superficie supererà la temperatura media di 60 gradi, un evento che coinciderebbe con un surriscaldamento della Terra, che a quel punto diverrebbe molto simile a Venere, visto che perfino gli oceani comincerebbero a bollire. Per Koll, tuttavia, si tratta di “una buona notizia”, dato che attualmente la temperatura superficiale è di circa 12 gradi. Per causare un aumento di questo tipo, inoltre, sarebbero necessari pesanti cambiamenti climatici causati dalla naturale evoluzione del Sole.

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