Stato vegetativo causato dal silenzio dei neuroni, come nel sonno

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Una ricerca realizzata da un ateneo e un istituto di Milano dimostra che alla base della perdita di coscienza vi è l’incapacità dei neuroni di elaborare stimoli esterni 

L’incapacità di reagire agli stimoli ricevuti dall’esterno, che si traduce in un profondo silenzio. È questo il fenomeno osservato dai ricercatori nel tentativo di capire il meccanismo che caratterizza lo stato vegetativo, causato da una sorta di ‘inceppamento’ dei neuroni ogni qualvolta essi ricevono un segnale, il che impedirebbe al cervello di creare interazioni più complesse con le altre regioni della corteccia. Lo studio, ripreso dalla rivista scientifica Nature Communications, è stato realizzato da un team dell’Università Statale di Milano, che si è avvalso della collaborazione della Fondazione Don Gnocchi.

La mancanza di interazioni complesse

Le lesioni cerebrali sono in grado di indurre stati quali il coma, contraddistinto dall’assenza di attività del cervello, e lo stato vegetativo. Quest’ultimo rappresenta per gli scienziati una sorta di paradosso, poiché il paziente si presenta con gli occhi aperti e in movimento nonostante la perdita di coscienza e della consapevolezza dell’ambiente che lo circonda. Nel 2016, un precedente lavoro dell’Università Statale di Milano aveva provato a capire perché, nonostante il soggetto non sia cosciente, alcune regioni della corteccia cerebrale risultino attive. Il team di ricercatori coordinato da Marcello Massimini aveva poi notato che, a dispetto dell’attività elettrica mostrata, quelle stesse zone del cervello non riuscivano a sostenere interazioni complesse con altre parti della corteccia, portando così alla perdita di coscienza.

Neuroni ‘inceppati’ e in silenzio

Partendo da questa base scientifica, la recente ricerca indaga le ragioni che impediscono le comunicazioni tra le varie aree cerebrali. Attraverso alcune rilevazioni, i due gruppi hanno dimostrato che l’incapacità del cervello di creare interazioni si verifica poiché, al momento della ricezione di uno stimolo esterno, i neuroni della corteccia si inceppano e causano dei periodi di silenzio, i cosiddetti ‘Off-periods’, riscontrati anche durante il sonno profondo di un individuo. Il cervello non riesce quindi a elaborare gli input in ingresso, bloccando così le interazioni tra aree corticali che sono necessarie per lo stato di coscienza. Tuttavia, secondo quanto dimostrato dai ricercatori la situazione sarebbe reversibile, poiché gli ‘Off-periods’ possono anche sparire e permettere al paziente di tornare cosciente. 

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