RemoveDebris, il satellite che raccoglie la 'spazzatura' spaziale

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)
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Con una tecnica simile alla pesca a rete, la sonda è riuscita a raccogliere un oggetto vagante. La missione fa parte di una serie di test per perfezionare la rimozione dei detriti spaziali

Un satellite britannico è riuscito a raccogliere la ‘spazzatura’ nello spazio. RemoveDebris, a una distanza di 300 chilometri dalla terra, ha lanciato una rete per catturare un oggetto e rimuoverlo dall’orbita terrestre. Fa parte di una serie di test, volti al perfezionamento delle tecniche e delle tecnologie utili per ripulire l’ambiente intorno alla Terra. L’obiettivo è eliminare i detriti spaziali e impedire che questi ultimi possano collidere con i satelliti o con altri oggetti. I rifiuti si sono accumulati negli ultimi decenni e possono essere di varia natura, come per esempio satelliti non più in funzione o pezzi di vecchi missili.

L’obiettivo è ripulire lo spazio

Si calcola che siano circa 7.500 le tonnellate di detriti alla deriva nello spazio: il rischio è che possano scontrarsi con i satelliti delle missioni ancora operative. Per risolvere questo problema, gli scienziati stanno sperimentando delle tecniche di rimozione per pulire l’ambiente che circonda i veicoli spaziali. RemoveDebris è riuscito a catturare un oggetto grazie alla tecnica della pesca a rete. Lanciato dallo stesso satellite, era di piccole dimensioni, simile a una scatola da scarpe, e si trovava a 6-8 metri di distanza dalla sonda, progettata dell'Università del Surrey nel Regno Unito. È stato catturato da una rete dotata di pesi ai suoi angoli per facilitare la chiusura ed evitare che fluttuasse, da sola, alla deriva. “Ha funzionato esattamente come doveva”, spiega Guglielmo Aglietti, direttore del Surrey Space Center.

Saranno sperimentate altre tecniche

L’oggetto, insieme con la rete che lo ha catturato, dovrebbe autodistruggersi una volta entrato nell’atmosfera, entro un paio di mesi. Nei prossimi esperimenti la rete potrebbe essere dotata di propulsori per dirottare i rifiuti spaziali il prima possibile nell’atmosfera, in modo da essere demoliti. Verranno effettuati ulteriori test con altre tecniche: verrà espulso da RemoveDebris un oggetto che poi si cercherà di catturare con un arpione sparato dallo stesso satellite. Inoltre, la sonda utilizzerà delle telecamere e dei sensori laser per identificare e tracciare i detriti spaziali con maggiore precisione.

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