La Terra potrebbe presto catturare una strana “mini-luna”

Scienze

Stando alle stime degli esperti, l’oggetto, denominato “2020 SO”, potrebbe essere un asteroide o un detrito spaziale, e  dovrebbe incrociare l’orbita della Terra ad ottobre per poi ruotare intorno al nostro Pianeta fino a maggio 2021

 

Un nuovo oggetto, la cui reale natura è ancora incerta, potrebbe presto incrociare l’orbita terrestre ed essere catturato temporaneamente dalla forza di gravità del nostro Pianeta prima di “rituffarsi” nello Spazio. Si tratta di una possibile nuova mini-luna, denominata “2020 SO”. 

Stando alle previsioni degli esperti, l’oggetto, che potrebbe essere un asteroide o un detrito spaziale, dovrebbe incrociare l’orbita della Terra ad ottobre per poi ruotare intorno al nostro Pianeta per circa sei mesi, fino a maggio 2021. 

 

Le ipotesi degli esperti

 

Le simulazioni effettuate finora suggeriscono che probabilmente ci saranno due passaggi ravvicinati di “2020 SO”, previsti per il primo dicembre e il 2 febbraio, che si riveleranno particolarmente utili per studiare da vicino questo strano oggetto.

Attualmente “2020 SO” è classificato, nel JPL Small-Body Database, come un asteroide Apollo, una classe di asteroidi i cui percorsi attraversano l'orbita terrestre. Tuttavia, la sua orbita simile alla Terra e la sua bassa velocità aprono la strada a un'altra possibile teoria. 

Stando alle ipotesi degli esperti  “2020 SO” potrebbe essere un oggetto artificiale realizzato dall’uomo. L’ipotesi più accreditata dagli astronomi, attribuita all'esperto Paul Chodas della Nasa, è che si tratti dello stadio Centaur del razzo che venne usato nel 1966 per lanciare il lander lunare Surveyor 2. 

Questa teoria sembra trovare una prima conferma nelle dimensioni di “2020 SO”. Secondo il database CNEOS della Nasa, l'oggetto è lungo tra 6,4 e 14 metri; lo stadio Centaur misura 12,68 metri.  

Previsti due passaggi ravvicinati con la Terra

 

Dalla ricostruzione dell’orbita, sono previsti due passaggi “ravvicinati” con la Terra. Il primo dicembre “2020 SO” passerà a una distanza di circa 50.000 chilometri dal nostro Pianeta. Intorno al 2 febbraio 2021, invece, volerà a circa 220.000 chilometri.

In queste due occasioni gli esperti potranno indagare la vera natura dell’oggetto e osservare la sua superficie per capire, in caso si tratti di un detrito artificiale, come si sia degradata negli anni. 

“2020 S0” se verrà effettivamente catturato dall’orbita terrestre potrà essere riconosciuto ufficialmente come la terza mini-luna della Terra, dopo RH120 del 2006,  e all'oggetto 2020 CD3, finito nell'orbita terrestre tra il 2018 e il 2020.

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