I delfini imparano a creare amicizie strategiche sin da giovani

Scienze

A sostenerlo è un complesso lavoro di ricerca, condotto da esperti della Georgetown University e della Duke University, che ha analizzato, per circa 30 anni,  i comportamenti di 1.700 delfini tursiopi che vivono nella Shark Bay, in Australia

Costruire una rete di conoscenze per un tornaconto personale, una sorta di networking strategico, può essere la chiave del successo professionale e non solo per gli umani. Ma lo stesso accade anche nei delfini tursiopi, che secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori della Georgetown University e della Duke University, pubblicato sulla rivista scientifica “Behavioral Ecology”, nella prima infanzia dedicano gran parte del loro tempo alla costruzione di connessioni che potrebbero in seguito dare loro un vantaggio.

Quasi 30 anni di analisi

I ricercatori hanno analizzato il comportamento di questi mammiferi, una specie di cetaceo odontoceto appartenente alla famiglia dei delfinidi, una delle poche che sopportano la cattività e per questo una delle specie più studiate e più comune da trovare nei delfinari, scoprendo che gli esemplari minori di 10 anni tendono a ricercare compagni d’avventura e ad intraprendere attività che portano a stringere legami e sviluppare le abilità di cui potrebbero aver bisogno in futuro, durante l’età adulta. "Intorno ai tre o quattro anni di vita, i piccoli si affrancano dalla protezione delle madri e iniziano a muoversi verso altri gruppi", ha spiegato Susan Alberts, docente presso la Duke University. Gli esperti, per condurre il loro lavoro di ricerca, hanno esaminato i dati relativi ad oltre 1.700 esemplari che vivono nell’area della Shark Bay, in Australia occidentale, raccolti nell’arco di quasi 30 anni di osservazioni. I parametri presi in esami sono stati l’età dei delfini, il sesso, il comportamento e l’atteggiamento "Secondo le nostre analisi, i giovani delfini trascorrono circa dieci minuti con ogni gruppo di simili, ma una quantità di tempo maggiore con degli 'amici' più intimi, secondo degli schemi che riflettono vere preferenze", ha sottolineato Allison Galezo, uno dei ricercatori impegnati nello studio.

Le differenze tra maschi e femmine

Dalla lunga e attenta osservazione fatta dai ricercatori, è emerso poi anche che gli esemplari maschi tendono a prediligere i contatti con esemplari del proprio sesso, manifestando comportamenti come quello di sfregare le pinne, nuotare vicini o imitando i movimenti reciproci. "Le femmine, invece, socializzano meno spesso, dedicando più tempo alla ricerca del cibo”, ha aggiunto l’esperta, aggiungendo che tali differenze tra i due sessi suggeriscono ai ricercatori che la vita sociale dei giovani delfini potrebbe essere modellata dalle esigenze che emergono poi in età adulta. “I maschi, infatti, beneficiano della presenza di altri esemplari per raggiungere le femmine fertili e spingerle all'accoppiamento", spiega Galezo. Le femmine, inoltre, tendono a prendersi cura dei cuccioli fino allo svezzamento, che avviene dopo i tre anni, e proprio per questo motivo le madri che allattano necessitano di un maggiore apporto di cibo. "Il periodo giovanile può rappresentare dunque un'opportunità per sviluppare abilità sociali che si riveleranno utili per i delfini in età adulta", ha poi concluso la ricercatrice.

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