Le inaspettate caratteristiche della ionosfera di Marte

Scienze

Grazie alle rilevazioni della sonda Maven, della Nasa, è stato possibile per gli esperti rilevare un particolare fenomeno che è causa delle interruzioni imprevedibili delle comunicazioni radio anche sulla Terra 

La sonda Maven (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) della Nasa è riuscita a scoprire una caratteristica di Marte che gli astronomi hanno giudicato particolarmente interessante quanto inedita. Nella parte elettricamente carica dell’atmosfera superiore (o ionosfera) del pianeta è emersa la presenza di strati di plasma e di increspature che sono causa di un fenomeno, molto comune anche sulla Terra, ovvero le interruzioni imprevedibili delle comunicazioni radio. Tuttavia, come spiega un articolo apparso sul sito dell’agenzia spaziale americana, si tratta di un processo che seppur noto non è stato ancora del tutto spiegato, perché tali interruzioni si formano ad altitudini molto difficili da esplorare sulla Terra. Ora questa scoperta della sonda Maven dimostra che Marte è un laboratorio unico per esplorare e comprendere meglio questo fenomeno.

Gli strati di plasma

“Chi avrebbe mai pensato che uno dei modi migliori per capire questi fenomeni fosse lanciare un satellite a 300 milioni di miglia verso Marte?" si è chiesto Glyn Collinson del Goddard Space Flight Center della Nasa, autore principale di un articolo, apparso sulla rivista “Nature Astronomy” che spiega la scoperta. Proprio secondo gli esperti del Centro Goddard, che hanno coordinato la ricerca, la scoperta della sonda Maven riveste una notevole importanza dal momento che certifica come questi processi possano avvenire anche su altri pianeti. Inoltre perché su Marte, rispetto alla Terra, possono essere studiati in maniera molto più semplice. Infatti, nella ionosfera del nostro pianeta, gli strati di plasma si formano a circa 100 chilometri di altezza, dove l’aria è troppo sottile per consentire il volo degli aerei ma è troppo spessa perché vi possano orbitare i satelliti, si legge anche su “Global Science”, portale dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). In questa zona, l’unico modo per arrivare è tramite i razzi-sonda, ma si tratta di missioni poco utili ai fini dello studio di questi strati, che si formano senza particolare preavviso e durano solo poche ore, comportandosi come fossero enormi specchi che fanno rimbalzare le onde radio. Questa situazione genera così interferenze che possono creare problemi alle comunicazioni nei trasporti aerei, marittimi e ai radar militari.

La situazione su Marte

La sonda Maven ha invece dimostrato che su Marte la situazione cambia, dato che è stato possibile per la strumentazione della Nasa orbitare a basse altitudini così da poter esaminare da vicino gli strati di plasma, visibili più a lungo rispetto a quelli della Terra. Per illustrare questa ricerca, gli esperti della Nasa hanno anche prodotto un video caricato su YouTube.

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