Mappa del Dna delle mandorle: i segreti della loro storia evolutiva

Scienze
Mandorle (Getty Images)
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Le mandole in passato erano molto diverse da quelle che consumiamo al giorno d’oggi: anticamente erano amare e tossiche. Una mutazione del Dna dell’albero ha poi permesso la selezione da parte dell’uomo 

Le mandorle, come hanno dimostrato numerose ricerche, favoriscono l’apporto di un gran numero di elementi nutritivi preziosi per mantenere in salute il corpo umano. Ma qual è la storia di questa frutta secca tanto amata da grandi e piccini? Nonostante non siano ancora chiari tutti i passaggi dell’intero processo evolutivo del mandorlo, una nuova mappa del Dna della mandorla, realizzata da un team di ricercatori coordinati dall’università di Copenaghen, ha svelato un passato ricco di segreti. Le mandole in passato erano molto diverse da quelle che consumiamo al giorno d’oggi. Anticamente erano amare e tossiche come le varietà selvatiche presenti tutt’ora sulla Terra.

La mappa del Dna delle mandorle

La mappa del Dna delle mandorle, realizzata anche grazie alla collaborazione di ricercatori italiani e pubblicata sulla rivista specializzata Science, ha svelato che nel corso dell’evoluzione del mandorlo è avvenuta una mutazione del suo Dna, che ha di fatto bloccato la produzione di amigdalina, il composto che rende le mandorle amare e tossiche.
“L’amigdalina con l'ingestione rilascia cianuro. Bastano quindi mangiarne poche per rischiare la vita", spiega Stefano Pavan, ricercatori, docente dell'università di Bari.
Ciò suggerisce che il mandorlo con mutazione genetica è stato selezionato dall’uomo migliaia di anni fa.
"Noi abbiamo identificato questo cambiamento avvenuto in un suo particolare gene e in una proteina, che di fatto ha impedito la produzione di amigdalina. L'uomo ha selezionato questa mutazione favorevole che ha permesso la coltivazione della pianta, altrimenti impossibile", spiega Pavan.

Quando è avvenuto il cambiamento?

Grazie a questa mutazione il mandorlo ‘addomesticato dall’uomo’ ha cominciato a produrre mandorle dolci.
Non è ancora ben chiaro, tuttavia, quando e dove si sia verificato questo cambiamento. Alcuni esperti ritengono sia avvenuto nel 3000 a.C; altri, invece, sostengo che l’uomo abbia addomesticato il mandorlo nel 10.000 a.C.
"Il dato sicuro è che il mandorlo è una delle specie arboree più antiche ad essere state addomesticate dall'uomo”, afferma Pavan.  

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