Nasa, una simulazione per salvare la Terra dagli asteroidi

Scienze
Immagine di archivio (Nasa)

L’esercitazione prevista per la Planetary Defense Conference 2019 testerà la capacità di reagire alla minaccia fittizia di un corpo celeste con 1 chance su 100 di colpire il pianeta nel 2027 

Oltre a trovare nuove possibili case per l'essere umano, uno dei principali obiettivi della Nasa è proteggere quella già esistente, la Terra. Per farlo, è necessario non sottovalutare la minaccia data dalla potenziale collisione con altri corpi celesti: ecco perché, in collaborazione con diversi partner internazionali, tra i quali l’Esa e la FEMA, l’agenzia spaziale statunitense coglierà l’occasione della Planetary Defense Conference 2019 per partecipare a un’esercitazione che simulerà la possibilità di uno scontro tra la Terra e un asteroide. Si tratterà ovviamente di finzione, ma lo scenario sarà il più realistico possibile al fine di testare l’efficacia delle misure di emergenza previste per queste occasioni.

Lo studio degli oggetti vicini alla Terra

Secondo quanto spiegato dalla Nasa, la categoria degli oggetti vicini alla Terra (Neo) ai quali si deve prestare attenzione include “comete e asteroidi che ruotano intorno al Sole e si trovano entro 50 milioni di chilometri dall’orbita terrestre”. Da oltre 20 anni moltissime agenzie scandagliano il cielo alla ricerca di questi corpi celesti, e l’esercitazione preparata dal Jet Propulsion Laboratory’s Center for Neo Studies sarà l’opportunità giusta per simulare la situazione di emergenza che si creerebbe in caso di pericolo di impatto. Secondo Lindley Johnson, Planetary Defense officer della Nasa, “questi esercizi hanno aiutato noi della comunità di difesa planetaria a capire ciò che i nostri colleghi che si occupano della gestione dei disastri hanno bisogno di sapere”.

La Nasa proverà a deviare un asteroide

La simulazione si terrà nel corso dei cinque giorni della Planetary Defense Conference 2019, basandosi sulla premessa (fittizia) che un oggetto cosmico recentemente osservato abbia una possibilità su 100 (soglia minima di azione) di colpire la Terra nel 2027. Lo scopo dell’esercitazione è coinvolgere tutti gli attori che entrerebbero in gioco in un’eventuale situazione di pericolo, dagli astronomi a ufficiali delle agenzie spaziali e servizi di emergenza, con aggiornamenti quotidiani basati sull’evoluzione costante dello scenario. Secondo Leviticus Lewis della Fema, chi gestisce le operazioni in questi casi deve “sapere quando, dove e come l’asteroide impatterebbe, insieme al tipo e alla gravità del danno che potrebbe verificarsi”. Parallelamente, la Nasa continua inoltre a lavorare allo sesso obiettivo ma su altri fronti: oltre ad aver presentato il telescopio NeoCam per cercare oggetti pericolosi, l'agenzia sta preparando la missione DART, che partirà nel 2021 e avrà lo scopo di deviare un asteroide facendolo scontrare con una sonda. 

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