Un gene spinge le zanzare a pungere solo alcune persone

Scienze
Foto di archivio (ANSA)

Individuato nel Dna della zanzara ‘Aedes aegypti’ un gene che la porta a prediligere alcune persone rispetto ad altre. Modifiche del genoma aiuteranno a prevenire la diffusione di virus 

Nella sequenza genetica delle zanzare c’è un gene che spinge questi insetti a pungere alcune persone e altre no. Lo rivela una ricerca internazionale, guidata dal Queensland Institute of Medical Research (Qimr) in Australia.

Mappato genoma della zanzara ‘Aedes aegypti’

Gli studiosi di diversi istituti di ricerca, fra cui la Rockefeller University di New York, hanno mappato il Dna della zanzara ‘Aedes aegypti’, portatrice della febbre Dengue e del virus Zika, responsabile nel 2015 di centinaia di migliaia di infezioni. Per questo motivo, gli esperti hanno voluto indagare a fondo questi insetti e hanno individuato dei nuovi geni, alcuni dei quali spingono le zanzare a pungere solo determinate persone. In un’intervista all’emittente radiofonica locale Abc, Gordana Rasic, del laboratorio di controllo delle zanzare del Qimr, spiega che "ora potremo determinare cosa rende alcune persone più resistenti o più attraenti per le zanzare e potremo manipolare i geni”. Inoltre, gli studiosi hanno osservato che alcune zanzare possiedono un codice genetico che le rende immuni dalle sostanze repellenti usate comunemente dall’uomo.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2015 il virus Zika si è enormemente diffuso in Occidente e ha causato il decesso di 76 persone.

Modificare le zanzare per controllarle

Grazie ai risultati ottenuti dagli studiosi, sarà possibile in futuro modificare la sequenza genetica delle zanzare Aedes aegypti. "Uno degli obiettivi è di modificare queste zanzare in una maniera che ci aiuti a controllarle”, ha aggiunto Rasic.
La ricerca sul genoma sarà complementare ad altri interventi miranti a sradicare la zanzara, come la sterilizzazione. In diverse zone del nordest tropicale dell’Australia, alcuni ricercatori del Qimr hanno liberato nell’ambiente milioni di zanzare Aedes aegypti infettate con il batterio Wolbachia, che rende sterili i maschi. "Non crediamo che vi siano soluzioni perfette per controllare le zanzare, e non basterà una sola strategia per controllarle globalmente", continua la studiosa. "Il batterio Wolbachia è una buona soluzione per alcuni ambienti ma non per tanti altri, quindi abbiamo bisogno di operare con vari metodi”.

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