Stelle cadenti a San Lorenzo, ma il picco sarà il 12 agosto

Scienze

Ambra Orengo

(Getty Images)
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Tradizionalmente il fenomeno delle perseidi è associato alla notte del 10 agosto, ma a causa della rotazione della Terra ora cade due giorni dopo. Le lacrime di San Lorenzo sono uno sciame meteorico che trae origine da una stella cometa: la Swift-Tuttle

Ogni estate, intorno alla metà di agosto, gli occhi di tutti si alzano al cielo, di notte, nella speranza di poter esprimere un desiderio. Per farlo, è necessaria una condizione: vedere una stella cadente (COME FOTOGRAFARLE). Le Perseidi, scie luminose che attraversano il cielo estivo (più note come stelle cadenti o lacrime di San Lorenzo) sono particolarmente numerose in un preciso momento, il cosiddetto “picco delle Perseidi” che cade il 12 agosto. (COME E DOVE GUARDARE LE STELLE CADENTI)

Cosa sono e dove

Le Perseidi sono uno sciame meteorico. Ogni meteora è composta principalmente dalla polvere di una stella cometa e da ghiaccio. Grazie alla sua rotazione intorno al Sole, la Terra si trova ad attraversare questa pioggia di meteore proprio nel periodo estivo. Il nome deriva dal greco Perseidai, termine utilizzato nella mitologia greca in riferimento ai figli di Perseo. È stato scelto perché il radiante (cioè la porzione di cielo da cui le stelle cadenti sembrano provenire) si trova all’interno della costellazione di Perseo, precisamente nella sua parte più settentrionale, quella che punta verso Cassiopea. Per vederne il più possibile, dunque, occorre girarsi verso Nord Est e cercare questo gruppo di stelle. (LE CINQUE APP PER VEDERE LE STESSE CADENTI)

La data

Il fenomeno in Italia è tradizionalmente collegato alla notte del 10 agosto, giorno di San Lorenzo e per questo motivo le stelle cadenti vengono anche soprannominate lacrime di San Lorenzo. La ragione è storica: in passato il 10 agosto era effettivamente la data in cui lo sciame toccava il suo punto massimo. Oggi, tuttavia, questa data è cambiata a causa dei movimenti della Terra sul suo asse di rotazione e della conseguente mutazione delle posizioni delle stelle rispetto al pianeta: per questo la data del “picco delle Perseidi” si è spostata al 12 agosto.

Quante sono

Nonostante la notte di massima visibilità delle stelle cadenti sia quella del 12, il periodo in cui è possibile vederle va dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto. Nelle notti intorno al picco, se ne possono osservare a occhio nudo dalle 80 alle 100 ogni ora. Proprio per questo, le Perseidi sono tra gli sciami maggiormente visibili tra tutti quelli incrociati dalla Terra nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole. La velocità a cui le meteore – impropriamente chiamate stelle cadenti – entrano nell’atmosfera terrestre è di circa 59 chilometri al secondo.

Come sono nate

Le Perseidi sono nate da una stella cometa: la Swift-Tuttle (scoperta da due astronomi – Swift e Tuttle – nel 1862). Questa cometa, che ha un nucleo di circa 10 chilometri, passa vicino alla Terra ogni 130 anni circa. L’ultima volta è stata nel 1992 e la prossima sarà intorno al 2126. Durante la sua orbita, la stella cometa “perde” delle particelle: sono le meteore che vediamo e chiamiamo stelle cadenti. Per questo motivo, ogni 130 anni circa la presenza di queste polveri si rafforza e queste continuano a essere visibili dal nostro pianeta. La scoperta del legame tra le comete e gli sciami meteorici (avvenuta nel 1866) porta la firma di un italiano: l'astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli.

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