Marte, vulcani attivi 3 miliardi di anni fa

Scienze
Le eruzioni vulcaniche potrebbero aver creato le condizioni necessarie a ospitare la vita su Marte (foto: archivio Getty Images)
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Sul pianeta rosso si trova il più grande deposito vulcanico esplosivo dell’intero Sistema Solare, la cui formazione rinforzerebbe l’ipotesi che in passato ci siano state le condizioni per ospitare forme di vita

Marte ospita il più grande deposito vulcanico esplosivo dell’intero Sistema Solare. Si chiama "Madusae Fossae", ha un’estensione pari a un quinto degli Stati Uniti e sarebbe il risultato delle eruzioni dei grandi vulcani attivi sul Pianeta rosso circa tre miliardi di anni fa. La scoperta, pubblicata sul "Journal of Geophysical Research: Planets, a journal of the American Geophysical Union", rinforzerebbe l’ipotesi che Marte sia stato in grado di ospitare la vita in passato.

La formazione di "Medusae Fossae"

Il deposito vulcanico di Medusae Fossae è stato osservato per la prima volta nel 1960, anche se non era ancora chiaro quale fosse la sua natura. Ora, grazie ai dati sulla gravità raccolti dai satelliti nell’orbita del Pianeta rosso, però, il gruppo della John Hopkins University guidato da Lujendra Ojha è stato in grado, per la prima volta, di misurare la densità del deposito. La roccia presente nel sito sarebbe insolitamente porosa e questo farebbe pensare che abbia avuto origine, appunto, dalle eruzioni vulcaniche avvenute su Marte più di tre miliardi di anni fa.

La vita su Marte

Il gruppo di ricerca della John Hopkins University ha affermato di non essere a conoscenza di un altro deposito vulcanico grande come quello di Marte. La sua formazione sarebbe stato un momento chiave per la storia del Pianeta rosso. Le eruzioni da cui è nato, infatti, avrebbero generato enormi quantità di gas capaci di modificare l’atmosfera marziana e abbastanza acqua da ricoprire l’intero pianeta. I gas serra frutto delle eruzioni potrebbero aver scaldato la superficie di Marte abbastanza da far rimanere l’acqua liquida in superficie, mentre i gas vulcanici potrebbero averne alterato anche la chimica. Entrambi i fenomeni, secondo i ricercatori, potrebbero aver creato le condizioni necessarie a ospitare la vita.

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