Tiangong-1 ingresso nell’atmosfera nella notte tra l'1 e il 2 aprile

Scienze
Tiangong 1 al momento del lancio (Getty Images)

Secondo il Dipartimento nazionale della Protezione civile, la stazione spaziale cinese dovrebbe arrivare sulla Terra alle 00.34 di lunedì con un intervallo di incertezza che va da 5 a 10 ore. La fascia interessata è tra le più popolate al mondo

La caduta della stazione spaziale cinese Tiangong 1 continua a slittare. Secondo il Dipartimento nazionale della Protezione civile, il "Palazzo celeste" (traduzione in italiano di Tiangong) sta scendendo molto più lentamente rispetto a quanto previsto inizialmente. Le nuove stime indicano, infatti, che la stazione spaziale dovrebbe arrivare sulla Terra nella nottata tra il primo e il 2 aprile. Nello specifico, secondo i dati elaborati dall'Agenzia Spaziale Italiana, l'entrata nell'atmosfera dovrebbe avvenire alle 00,34 italiane con un margine di incertezza che va da 5 a 10 ore.

La caduta potrebbe avvenire in aree molto popolate 

Una volta entrata nell'atmosfera terrestre la Tiangong 1 si disintegrerà progressivamente e gli eventuali frammenti cadranno nella zona compresa tra 43 gradi di latitudine Sud e 43 gradi di latitudine Nord, una delle aree più densamente popolate della Terra. In questa fascia da Ovest ad Est, ha sottolineato all'Ansa Tommaso Sgobba, direttore dell'associazione internazionale per la sicurezza spaziale (Iaas), si trovano città come Los Angeles, New York, Rio De Janeiro, Madrid, Roma, Nuova Dehli, Sydney, Hong Kong e Tokyo. Per poter restringere il cerchio sarà necessario attendere ancora qualche ora e nel frattempo rimane alta l'allerta nell'Italia centro-meridionale, in gran parte del Sudamerica, in parte dell'America centro-settentrionale, in Africa, in Asia meridionale e in Oceania.

La scarsa attività solare rallenta il rientro della Tiangong 1

Tiangong-1 è costituita da due moduli cilindrici montati uno sull'altro e ha una lunghezza complessiva è di 10,5 metri. Al lancio aveva una massa complessiva di 8500 chilogrammi, incluso il propellente. Peso che in questi sette anni si è considerevolmente ridotto anche a causa della grande quantità di carburante che è stato consumato per sostenere la stazione in orbita. La sua discesa, secondo Tommaso Sgobba, impiegherà più del previsto a causa della quiete nella quale si trova il Sole in questo momento. "Non essendoci una forte attività solare – ha dichiarato all'Ansa - il rientro della stazione spaziale cinese sta avvenendo molto lentamente". Come spiega il direttore della Iaas, l'assenza di eruzioni, che sono capaci di perturbare gli strati più alti dell'atmosfera, scagliando verso di essa sciami di particelle, la rende più rarefatta per molte centinaia di chilometri al di sopra della Terra. Condizione che causa una caduta più lenta, al contrario di quanto avviene quando il Sole ha un'attività intensa. In questi casi, la maggiore densità dell’atmosfera costituisce infatti un fattore di accelerazione per i corpi celesti in caduta.

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