Lanciato satellite con "sentinella" italiana per studiare i terremoti

Scienze
Il satellite è partito dalla Jiuquan Satellite Launch Center, nella foto in un lancio di giugno (archivio Getty Images)
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Il progetto osserverà dallo spazio l'eventuale correlazione tra fenomeni geofisici ed emissioni di onde elettromagnetiche. Il ministro Fedeli: "Sfida importantissima"

Nello spazio c'è un occhio italiano che osserverà i terremoti. Alle 8:51 del 2 febbraio (ora italiana) è stato lanciato dalla base cinese Jiuquan Satellite Launch Center, nel deserto del Gobi nella Mongolia Interna, il satellite CSES (China Seismo-Electromagnetic Satellite). Il suo obiettivo è sviluppare su scala globale nuovi metodi per lo studio di fenomeni geofisici come sismi ed eruzioni vulcaniche.

A cosa serve il progetto italiano

Il satellite è stato realizzato dall'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA). Ha a bordo un rilevatore di particelle realizzato dai ricercatori italiani all'interno del progetto Limadou, così chiamata in onore di Matteo Ricci, missionario ed esploratore nella Cina nel XVI secolo. A Limadou hanno partecipato l'Agenzia Spaziale Italiana, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'Istituto di Astrofisica e Planetologia spaziali dell'Istituto Nazionale di Astrofisica e alcune università. Il rilevatore di particelle servirà a individuare possibili correlazioni tra i terremoti e le variazioni che avvengono nella regione superiore dell'atmosfera (ionosfera). Si ritiene siano emissioni di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza dalla crosta terrestre.

 

Il ministro Fedeli: "Sfida importantissima"

"Il satellite appena lanciato – commenta Marco Pallavicini, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - porta nello spazio un importante contributo ad un campo scientifico innovativo per lo studio dei terremoti. Vi sono infatti alcune deboli indicazioni che alcuni terremoti possano essere preceduti da perturbazioni nella ionosfera terrestre". "Il lancio di Cses – ha affermato il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli - è il risultato di un lungo lavoro e di una collaborazione di altissimo livello tra la comunità scientifica italiana e quella cinese. Questo - ha aggiunto - è solo un primo, importante passo dell'utilizzo della scienza e della tecnologia spaziale sull'origine dell'attività sismica, una sfida importantissima per la comprensione di uno dei fenomeni più devastanti che l'umanità conosca".

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