L'ultimo segreto sulla luna: è nata da piccoli pezzi della Terra

Scienze
La Luna: c'è una nuova ipotesi sulla sua formazione (Getty Images)
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La nuova ipotesi sulla formazione del nostro satellite arriva da Israele. Gli esperti: "Non ci fu solo una grande collisione"

Arriva da Israele la nuova teoria sulla formazione della Luna. il satellite della Terra sarebbe nato in seguito a una serie di impatti importanti, ma non così catastrofici.

Lo studio – L'ipotesi è quella di tre ricercatori dell'Istituto Weizmann di Rehovot, in Israele, ed è stata pubblicata sulla rivista "Nature. L'equipe, guidata da Rufu Raluca, ha utilizzato l'informatica per riprodurre uno scenario alternativo a quello che vedeva la Luna come risultato di uno scontro tra la Terra e un pianeta delle dimensioni di Marte.



La Terra distrutta per alcune ore – La teoria più accreditata sulla nascita della luna, immaginava la “distruzione” del nostro pianeta per alcune ore, proprio a causa dell'impatto con un altro corpo celeste. Dai detriti risultanti, dopo la ricomposizione della Terra, si sarebbe formata la Luna; questo proverebbe anche perché la composizione dei due corpi è così simile.



Altre teorie – Oltre a quella “dell'impatto gigante”, ci sono altre ipotesi sulla formazione della Luna: la teoria “della fissione”, che suggerisce che il satellite si sia formato staccandosi dalla Terra per la semplice azione della forza centrifuga; quella “della cattura”, con la Luna originatasi in un'altra zona del Sistema Solare e in seguito “catturata” dalla forza di gravità terrestre; e infine la teoria "dell'accrescimento”, con la Terra e il suo satellite formatisi dall'unico insieme di oggetti cosmici (disco di accrescimento) che precedeva la loro nascita.


La nuova ipotesi –
La nuova versione dei ricercatori israeliani si basa invece su più impatti (almeno una ventina, avvenuti sempre attorno ai 4,5 miliardi di anni fa) che avrebbero sollevato materiale terrestre. Ogni impatto avrebbe formato delle “mini-lune” le quali, poco a poco, si sarebbero unite facendo nascere il satellite che oggi conosciamo.



Teorie a confronto – La ricerca fa discutere gli scienziati, ma la "vecchia" teoria dell'uinico impatto catastrofico non è ancora da scartare. Secondo quanto spiega a "El País" Gareth Collins, dell'Imperial college di Londra, per arrivare a una conclusione bisognerebbe andare oltre i modelli e ricercare prove reali delle due ipotesi. "Per quanto riguarda la nuova teoria - ha detto Collins - sarebbero stati necessari molti impatti e ciò rende la sequenza di eventi molto meno probabile rispetto di qualsiasi altro scenario che invece prevede un singolo impatto".

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