Il 13 agosto è la giornata internazionale dei mancini

Salute e Benessere

La ricorrenza è un evento annuale lanciato con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui vantaggi e gli svantaggi del mancinismo, che interessa ad oggi circa il 10% della popolazione mondiale

Da Carlo Magno a Giulio Cesare, passando per Leonardo da Vinci, Albert Einstein e Wolfgang Amadeus Mozart, di mancini ne è piena la storia. Ma se i retaggi culturali che per secoli hanno considerato l'uso predominante della mano sinistra come un difetto da correggere possono essere ormai considerati un “brutto” ricordo del passato, i mancini anche al giorno d’oggi si ritrovano quotidianamente a doversi destreggiare in disposizioni di case,  uffici e utensili progettati per il confort dei destrorsi. 

È proprio a loro che è dedicato il 13 agosto, giorno in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei mancini

Istituita nel 1992 dal Left Handers Club, nel Regno Unito, è un evento annuale lanciato con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui vantaggi e gli svantaggi del mancinismo, che interessa ad oggi circa il 10% della popolazione mondiale.

I vantaggi del mancinismo

 

Diversi studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato come i mancini dispongano di una migliore memoria episodica e siano più abili in matematica, ma anche nel pugilato e in alcuni sport interattivi, come ping-pong o baseball, che richiedono reattività. Nello specifico, secondo una ricerca pubblicata nel 2001, i mancini ricordano meglio gli eventi rispetto ai destrorsi perché i loro emisferi cerebrali sono più strettamente connessi. Uno studio del 2017, che ha coinvolto 2314 studenti italiani, ha invece associato il mancinismo a una migliore abilità in matematica, nella risoluzione dei problemi complessi più che nell'aritmetica semplice. 

 

Percentuale di mancini nel mondo 

 

Nel mondo solo circa il 10% delle persone è mancino. Ma come è cambiata la percentuale dei mancini negli ultimi secoli? Secondo un studio pubblicato lo scorso anno sul Washington Post, nel 1860 solo il 2% della popolazione preferiva l’utilizzo della mano sinistra. La percentuale nel 1920 è salita al 4% per poi arrivare al 10% nei giorni nostri.

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