Fentanyl, cos'è l'eroina sintetica sbarcata in Italia e i suoi effetti

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Foto d'archivio Getty
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La sostanza che ha fatto la sua prima vittima nel nostro Paese, negli Usa è la causa di un'epidemia di morti per overdose. Si tratta di un oppiaceo analgesico molto potente utilizzato anche in ambito clinico, ma che mischiato a eroina o cocaina può essere letale

Negli Stati Uniti è tra le principali cause dell’epidemia nazionale degli oppioidi, che ha causato una crescita verticale dei morti per overdose da queste sostanze. Ora l’eroina sintetica è sbarcata anche in Italia, con la prima vittima accertata dall’Istituto superiore di sanità. Il suo vero nome è ocfentanyl, una sostanza derivata dal fentanyl, oppiaceo sintetico analgesico. Queste sostanze hanno già causato 19mila vittime negli Usa nel solo 2016, secondo i dati del Cdc, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie americano. Ma sono diventate tristemente note anche per essere la causa della morte di alcune star della musica, come Prince e Tom Petty.

Cos’è il fentanyl

Il fentanyl è un oppiaceo sintetico utilizzato legalmente in ambito clinico come antidolorifico per il trattamento del dolore acuto, ad esempio in stadi avanzati del cancro o per dolori cronici, ma anche prima di interventi chirurgici. L’Organizzazione mondiale della sanità lo inserisce tra i trattamenti consigliati per attenuare il dolore causato dal cancro. È noto per i suoi potenti effetti e può scatenare una forte dipendenza: è da 50 a 100 volte più potente della morfina, come spiega il Cdc. Viene prescritto sotto forma di cerotti transdermici o pastiglie. Tuttavia, può anche essere spacciato illegalmente mischiandolo con eroina, che ha effetti simili, e/o cocaina. Il numero preoccupante di decessi collegati a questa sostanza ha spinto lo Stato di New York a fare causa per 500 milioni di dollari alle cause farmaceutiche che producono questa o altre sostanze simili.

Gli effetti

Come spiega il Nih, l’Istituto nazionale americano sull’abuso di sostanze, in modo analogo all’eroina e alla morfina, il fentanyl agisce legandosi ai recettori degli oppiacei del corpo, che si trovano nelle aree del cervello che controllano il dolore e le emozioni. Il fentanyl, spiega la Società italiana tossicodipendenze, fa effetto rapidamente e per breve tempo. Quando i farmaci oppioidi si legano ai recettori, possono innalzare i livelli di dopamina in alcune zone del cervello, generando uno stato di euforia e rilassamento. Gli effetti del fentanyl assomigliano a quelli dell'eroina e comprendono euforia, sonnolenza, nausea, confusione, stitichezza, sedazione, ipoventilazione e arresto respiratorio, stato di incoscienza, coma, fino alla morte.

Perché è pericoloso

Oltre che per la sua potenza, spiega ancora il Nih, il fentanyl è pericoloso perché i recettori degli oppiacei del sistema nervoso si trovano anche nelle aree del cervello che controllano il ritmo respiratorio. Elevate dosi di oppiacei, in particolare quelli potenti come il fentanyl, possono causare l'arresto completo della respirazione, e quindi alla morte. Inoltre, essendo molto potente, il rischio di sovradosaggio è molto alto, specialmente se una persona che fa uso di droghe ignora che una polvere o la pillola contiene fentanyl. La dose letale è quindi molto bassa. Per questo il fatto che venga miscelato con eroina o cocaina quando viene venduto per strada aumenta notevolmente il pericolo potenziale.

L’epidemia degli oppiacei negli Usa

Questo tipo di sostanze, ha poi spiegato Roberta Pacifici, direttore del dipartimento tossicodipendenze dell'Iss, "è estremamente pericoloso, viene venduto prevalentemente via internet, attraverso il darkweb, e viene spedito per posta direttamente a casa”. Negli Usa la crisi degli oppiacei è stata dichiarata “emergenza sanitaria nazionale” dal presidente Donald Trump nell'ottobre 2017. Le morti per overdose sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni. E a "contribuire" a questa crescita sono stati soprattutto gli oppioidi sintetici tra cui proprio il fentanyl. Secondo il Cdc, dal 1999 al 2016 i decessi si sono più che quintuplicati: nel 2016 negli Stati Uniti sono morte per overdose da oppiacei più di 42mila persone e il 40% di questi decessi sono stati causati da farmaci venduti con ricetta. L'epidemia ha avuto anche vittime illustri, come Prince e Tom Petty, morti entrambi per un'overdose accidentale da farmaci.

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