Esposizione al sole: ecco gli errori da evitare

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L'esposizione al sole andrebbe evitata tra le 11 e le 16 (foto: archivio Getty Images)
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Il ministero della Salute ha diffuso una serie di consigli da adottare per proteggere la propria pelle dai raggi solari

La pelle è l'organo più esposto ai fattori ambientali e va protetto per evitare conseguenze spiacevoli per la propria salute. Il tema diventa ancora più attuale nella stagione estiva quando l'esposizione al Sole è maggiore. La sovraesposizione ai raggi ultravioletti è, infatti, tra i fattori di rischio più importanti nell'insorgenza dei tumori cutanei e del melanoma. Ecco, allora, le linee guida del ministero della Salute per una corretta esposizione finalizzata ad evitare alcuni degli errori più comuni che mettono a rischio la salute cutanea.

Consigli ed errori da evitare

Per prima cosa, come si legge sul portale del ministero della Salute, è necessario evitare l'esposizione al sole durante gli orari più caldi, tendenzialmente tra le 11 e le 16. Sono consigliati indumenti protettivi come cappellini con visiera, camicie, magliette e occhiali da sole. Quest'ultimi, come sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità, sono in grado di ridurre notevolmente i danni da esposizione al sole agli occhi. L'ombra naturale degli alberi o quella di ombrelloni e tettoie possono essere un ottimo alleato contro la sovraesposizione, anche se è bene tener presente che non offrono una protezione solare completa. Ancora l'Oms, a questo proposito, ricorda la regola dell'ombra: "Guarda la tua ombra: ombra corta, cerca l'ombra".

Fattori ambientali e creme solari

Bisogna, inoltre, tener presenti sempre i fattori ambientali e meteorologici. Il cielo nuvoloso, ad esempio, permette comunque il passaggio delle radiazioni, mentre sabbia e acqua riflettono i raggi solari. La gradazione delle creme solari, poi, andrebbe modulata in base al fototipo di ciascun individuo, ovvero la classificazione utilizzata in dermatologia, determinata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente nella pelle. Il fattore di protezione dovrà quindi essere inversamente proporzionale al proprio fototipo: tanto più la pelle è chiara e quindi sensibile ai raggi solari, tanto maggiore deve essere il fattore di protezione.

La protezione dei bambini

I bambini fanno parte di quella categoria della popolazione più a rischio rispetto alle minacce ambientali. Molte funzioni vitali, come il sistema immunitario, non sono completamente formate alla nascita e gli ambienti non sicuri possono compromettere il loro normale sviluppo. L'esposizione solare durante l'infanzia e l'adolescenza, secondo l'Oms, potrebbe porre le basi per lo sviluppo dei tumori della pelle in età avanzata. Sempre meglio, allora, tutelarli con maglietta e cappellino se giocano in spiaggia durante le ore più calde.

Autoabbronzanti e lampade solari

Gli autoabbronzanti hanno solo un effetto cosmetico e non "preparano" la pelle al sole, avverte il ministero della Salute. Che sconsiglia, sul suo sito, anche il ricorso alle lampade solari Uva, definite "un ulteriore rischio per l'insorgenza dei tumori della pelle". Come stabilisce il decreto 110 del 12 maggio 2011, inoltre, l'uso di questi sistemi abbronzanti è vietato ai minori di diciotto anni, alle donne in stato di gravidanza, a coloro che soffrono o hanno sofferto di tumori della pelle.

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