Dieta low Fodmap, cos’è e quali sono i cibi da evitare

Salute e Benessere

Questo regime alimentare è stato creato appositamente per alleviare i sintomi di chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile. Consiste nell’eliminazione per alcune settimane di alcuni gruppi di alimenti e nella loro successiva reintroduzione graduale

La dieta low Fodmap è un regime alimentare che consiste nell’eliminazione e nella successiva reintroduzione graduale di vari alimenti contenenti “Fermentabili Oligo-, Di e Mono-Saccaridi e Polioli” ovvero una serie di carboidrati a corta quali lattosio, fruttani, fruttosio, galattani e polialcoli. L’obiettivo non è perdere peso, ma contrastare la sindrome dell’intestino irritabile, una condizione medica che interessa circa il 10% della popolazione ed è caratterizzata da fastidio o dolore addominale, associati all’alterazione della funzione intestinale e accompagnati da gonfiore, crampi e addome teso. Pur non agendo sulle cause della patologia, la dieta low Fodmap permette di evitarne il peggioramento. Seguendola, infatti, è possibile limitare l’assunzione dei carboidrati che vengono assorbiti male dall’organismo e fermentati dai batteri intestinali, provocando sintomi dolorosi nel paziente.

Quali sono gli alimenti da evitare?

 

La dieta low Fodmap è stata ideata dai ricercatori della Monash University, in Australia, e prevede l’eliminazione di vari alimenti dalla propria alimentazione per circa sei settimane. La lista dei cibi da evitare è piuttosto lunga. Nell’elenco è possibile trovare:

• Il latte e i suoi derivati (come il formaggio e lo yogurt)

• Dolcificanti come miele, xilitolo e fruttosio

• Quasi tutti i legumi (eccezion fatta per le lenticchie in scatola)

• Il frumento, la segale, il kamut e tutti i loro derivati (tra cui la pasta, il pane e i dolci). In alternativa è possibile consumare cereali come la quinoa, il mais, il riso e il grano saraceno

• Bevande come i succhi di frutta, la camomilla, i vini da dessert, il rum e la tisana al finocchio

• Varie verdure, tra cui i carciofi, gli asparagi, i porri, il cavolfiore, l’aglio e la cipolla

• La frutta secca e i semi

• Vari frutti, tra cui mango, pera, cocomero, ciliegie, albicocche datteri e fichi

 

La reintroduzione degli alimenti

 

Quando i sintomi della sindrome del colon irritabile sono in remissioni, è possibile procedere alla reintroduzione di tutti i cibi, limitandosi a un singolo gruppo alla settimana. Poiché la dieta low Fodmap è piuttosto delicata, è assolutamente sconsigliato il “fai da te”. Chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile e vuole provare a seguire questo regime alimentare per ottenere dei benefici deve rivolgersi a uno specialista. Si tratta dell’unico modo per ricevere una dieta opportunamente bilanciata in nutrienti e adeguata ai fabbisogni energetici. È bene sottolineare, inoltre, che la dieta low Fodmap deve sempre essere pensata su misura sulle caratteristiche del singolo paziente, dunque non esiste un solo regime alimentare adatto a tutte le persone che soffrono della sindrome del colon irritabile. La reintroduzione degli alimenti è un passaggio importante e non deve essere sottovalutato. La dieta low Fodmap, infatti, può essere portata avanti solo per qualche settimane e non rappresenta un approccio al cibo che può essere seguito per tutta la vita. Le sue eventuali ripetizioni vanno sempre e comunque concordate con uno specialista.

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Sindrome del colon irritabile, la dieta Fodmap e gli alimenti consentiti

Alcuni esempi

Di seguito, potete trovare alcuni esempi (tratti dal portale cure-naturali.it) degli alimenti che è possibile introdurre a colazione, pranzo e cena quando si segue una dieta low Fodmap. Si tratta di un elenco puramente indicativo, che non può in alcun modo sostituire i consigli di un nutrizionista o di un dietologo.

 

Colazione:

• Alternativa 1: Tè con fette biscottate senza glutine

• Alternativa 2: Tè o caffè con biscotti senza glutine

• Alternativa 3: Latte senza lattosio e fette biscottate senza glutine

• Alternativa 4: Tè o caffè e biscotti di riso

 

Pranzo:

• Alternativa 1: Pasta di mais al pomodoro, carne bianca e spinaci bolliti, un’arancia (condire con olio extravergine di oliva)

• Alternativa 2: Pasta di riso con tonno, lattuga, una banana matura (condire con olio extravergine di oliva)

• Alternativa 3: Risotto alla zucca, carne bianca o rossa, zucchine, uva (condire con olio extravergine di oliva)

• Alternativa 4: Pasta di mais all’olio, pesce, carote, kiwi (condire con olio extravergine di oliva)

 

Cena:

• Riso in brodo, uova, zucchine, kiwi (condire con olio extravergine di oliva)

• Gnocchi al pesto, prosciutto cotto, ravanelli, arancia (condire con olio extravergine di oliva)

• Patate, parmigiano reggiano, rape, mirtilli (condire con olio extravergine di oliva)

• Carne bianca, gallette di mais, zucchine alla griglia, uva (condire con olio extravergine di oliva)

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