Mortadella a marchio Conad richiamata per rischio microbiologico

Salute e Benessere
Il lotto di mortadella richiamato (Ministero della Salute)

Un lotto di mortadella ‘Bologna IGP Freschi & Convenienti Conad g 100’ è stato richiamato dall'azienda in via precauzionale per la presenza di microrganismi potenzialmente patogeni 

La mortadella ‘Bologna IGP Freschi & Convenienti Conad g 100’ è stata richiamata in via precauzionale per un possibile rischio microbiologico. Come comunicano la stessa azienda, oltre al Ministero della Salute, la criticità è rappresentata dalla presenza di listeria monocytogenes.

Il lotto richiamato

Il lotto segnalato, nello specifico è il 26937039 (codice EAN 8003170017634) con scadenza 01/11/2019 e prodotto per Conad da Grandi Salumifici Italiani S.p.A. – Via Gandiolo, 2/A – Noceto (PR). Il marchio del produttore è IT 848L CE. Conad comunica che nel lotto in questione è stata riscontrata una non conformità, ovvero la presenza di microrganismi potenzialmente patogeni. Quindi, per tutelare la sicurezza dei consumatori, l’azienda ha raccomandato ai clienti che siano in possesso di confezioni appartenenti al lotto indicato, di riconsegnarlo in qualsiasi punto di vendita della catena, la quale provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso.

Il batterio incriminato

La listeria monocytogenes, come riporta dettagliatamente l’EFSA (European Food Safety Authority), fa parte della listeria, una famiglia di batteri composta da dieci specie, e può essere causa di listeriosi. Seppur rara, la listeriosi è spesso grave, tanto da riscontrare elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Gli esperti sottolineano che nell’UE sono stati segnalati circa 1470 casi nell’uomo nel 2011, con un tasso di mortalità del 12,7 %.

Cos’è la listeria

La Listeria si ritrova solitamente nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui i bovini, gli ovini e i caprini, possono essere portatori del batterio. Infatti consumare cibo contaminato è la principale via di trasmissione per l’uomo e le infezioni possono verificarsi anche attraverso il contatto con animali o persone infette. Le indicazioni degli specialisti dicono che la cottura a temperature superiori a 65 °C uccide i batteri, anche se il batterio listeria può essere presente in diversi alimenti pronti e, a differenza di molti altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2°C e 4°C). Il batterio è uno tra quelli considerati ad alta resistenza e per questo motivo la manipolazione sicura degli alimenti riveste un’importanza decisiva per tutelare la salute delle persone.

I sintomi

Nelle persone infettate dal batterio i sintomi più comuni variano da lievi sintomi che si presentano anche negli stati influenzali come nausea, vomito e diarrea, a infezioni più gravi, quali meningite e altre complicanze potenzialmente letali. Le persone più sensibili alle infezioni da listeria sono gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati e le persone con deficit del sistema immunitario.

I consigli degli esperti a produttori e consumatori

La listeria monocytogenes può essere presente in molti alimenti, si legge sul sito dell’EFSA e tra questi ci sono il pesce affumicato, la carne, i formaggi (in particolare formaggi a pasta molle) e gli ortaggi crudi. Per prevenire la listeriosi, gli esperti ai produttori consigliano di seguire buone pratiche di fabbricazione, prassi igieniche e un efficace controllo della temperatura lungo tutta la catena di produzione, distribuzione e conservazione degli alimenti, anche in ambiente domestico. Ai consumatori, invece, il consiglio è quello di di tenere bassa la temperatura del frigorifero, al fine di limitare la potenziale crescita di batteri, qualora fossero presenti negli alimenti pronti. Le organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione mondiale della Sanità, consigliano di refrigerare gli alimenti a una temperatura inferiore a 5°C.

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