Diabete di tipo 1, cos'è la malattia che ha il figlio di Ambrosini e quali sono i sintomi

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Una patologia cronica di origine autoimmune, ad oggi senza cura: l'unica terapia salvavita è l'insulina

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L'ex campione del Milan Massimo Ambrosini ha raccontato in un video pubblicato su Instagram della diagnosi di diabete di tipo 1 del suo figlio più piccolo: "Da sei mesi la mia vita e quella della mia famiglia sono state letteralmente sconvolte dalla malattia di nostro figlio più piccolo. Ad Alessandro è stato diagnosticato il diabete di tipo 1, che è una malattia autoimmune, cronica e degenerativa e che, anche se non si vede, può avere delle conseguenze gravissime", ha detto l'ex centrocampista, che sottolinea che l'unica speranza passa attraverso la ricerca scientifica, essendo il diabete di tipo 1 ancora una patologia senza cura (LE STORIE).

Il pancreas non produce più insulina

Il diabete di tipo 1 è infatti una patologia cronica, che sconvolge la vita di bambini e adulti al momento dell'esordio, che normalmente si verifica con un episodio di grave iperglicemia. L'origine è autoimmune: il pancreas dal momento dell'esordio non è più in grado di produrre insulina - ormone che regola i livelli di glicemia nel sangue - a causa della distruzione delle beta-cellule che sono atte alla produzione di questo ormone. L'insulina va quindi iniettata per via esterna, o somministrata tramite un microinfusore, almeno quattro volte al giorno. L'insulina non è una cura, ma una terapia salvavita, da assumere a qualunque pasto.

Una malattia autoimmune: non si può prevenire

Il diabete di tipo 1 riguarda circa il 3-5% delle persone affette da diabete e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza, ma può manifestarsi anche negli adulti. Ad oggi, oltre cento anni dopo l'invenzione dell'insulina nel 1921, non esiste una cura e la causa è ancora sconosciuta. Alla base della malattia, come per le altre patologie autoimmuni, c'è un "sabotaggio" da parte del sistema immunitario nei confronti delle cellule che producono insulina: la malattia si manifesta infatti con la presenza di anticorpi nel sangue diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono l'insulina. Questa patologia, a differenza del più comune diabete di tipo 2, non si può prevenire in alcun modo: né con uno stile di vita sano né con una corretta alimentazione. Un falso mito legato a questa patologia, spesso confusa con il tipo 2, è legato al divieto di mangiare dolci: non esistono alimenti vietati, ma per ciascuno va iniettata la giusta dose di insulina, cercando di evitare il più possibile ipoglicemie e iperglicemie, che a lungo termine possono causare gravi complicanze, dalla retinopatia a malattie cardiovascolari.

Dalla stanchezza alla sete: i sintomi del diabete di tipo 1

La sintomatologia legata al diabete 1 si manifesta con sintomi come stanchezza, aumento della sete (polidipsia), aumento della diuresi (poliuria), perdita di peso non voluta nonostante iperfagia (appetito incrementato), malessere, dolori addominali (fonte: Humanitas). Nei casi più gravi l'esordio di diabete di tipo 1 può portare al coma.

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