Covid, un vaccino all'anno in autunno come per l'influenza: la strategia di Usa e Gb

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E la medesima strategia potrebbe essere presa in considerazione anche nel nostro Paese. Lo ha confermato l'immunologo Cossarizza. "E' la strada giusta anche per l'Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione", ha spiegato l'esperto

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Potrebbe bastare una sola iniezione all’anno, in autunno, per proteggersi contro il Covid. In un’unica soluzione, proprio alle porte dell’inverno, considerata la stagione dove è maggiormente probabile essere colpiti dalle infezioni respiratorie. Mentre solo a chi è fragile e immunocompromesso verrebbe consigliato il richiamo, questa volta in primavera.  Sembra essere questa la strada verso cui si stanno indirizzando paesi come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, dove tra l’altro verrà decretata la fine dell’emergenza nazionale il prossimo 11 maggio. E potrebbe essere questa la strategia giusta anche per il nostro Paese. (COVID-19, LE NEWS IN DIRETTA DI SKY TG24)

Le valutazioni degli esperti

Lo ha confermato, al quotidiano “La Repubblica”, l'immunologo Andrea Cossarizza. "E' la strada giusta anche per l'Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione", ha sottolineato l’esperto. E sulla stessa lunghezza d’onda è anche il parere dell’epidemiologo Massimo Ciccozzi, responsabile di Statistica medica e epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. "Ogni anno una vaccinazione per le persone molto anziane e per le persone fragili verrà sicuramente consigliata", ha spiegato l’esperto. "Penso che per i primi tempi solo per le persone fragili, perchè anche una malattia leggera come Omicron a una persona molto anziana o fragile può far paura così come un'influenza, magari una volta l'anno, endemizzato il virus, potremmo arrivare a un vaccinazione così come l'antinfluenzale”. Allo studio da tempo, ha commentato ancoa, c’è “un bivalente, Covid e influenza, in maniera tale che con una sola puntura si può proteggere. Ma io parlo sempre di persone fragili di tutte le età e di over 70, neanche over 65 perché' un 65enne che sta bene in salute, va in palestra e non ha problemi, potrebbe evitare. Più giovane no, non ha senso fare il vaccino".

Uno studio recente sulla protezione del vaccino

Lo stesso Ciccozzi, poi, ha citato uno studio scientifico recente che ha parlato di "copertura" di un anno per chi ha contratto il Covid a luglio. Si tratta, ha detto, “ di uno studio che contiene 26 lavori, credo addirittura commissionario dall'Oms, hanno fatto una revisione della letteratura  e alla fine di questa revisione hanno visto che l'immunizzazione ibrida, cioè almeno le 3 dosi e la malattia Omicron, ma anche una malattia un pochino più forte, protegge per un anno”. Ogni anno, ha poi ribadito in conclusione l'epidemiologo, “una vaccinazione per quel tipo di persone verrà sicuramente consigliata".

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