Scoperto primo caso in Italia di naturalizzazione edera velenosa: può provocare dermatiti

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Il ritrovamento è avvenuto in località Sassi Neri a Impruneta (Firenze) ad opera di tre ricercatori dello staff tecnico-scientifico dell'Orto e Museo Botanico dell'Università di Pisa

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In Italia è stato scoperto il primo caso di naturalizzazione 'dell'edera velenosa' (Toxicodendron radicans), una specie aliena originaria del Nord America e di alcune parti della Cina. Una grossa popolazione completamente spontaneizzata è stata rinvenuta in località Sassi Neri a Impruneta (Firenze), per mano di un team di botanici dell'Orto e Museo Botanico dell'Università di Pisa. Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti, i tre ricercatori, hanno documentato la scoperta in un articolo pubblicato sulla rivista Italian Botanist, organo ufficiale della Società Botanica Italiana. A riportare la notizia, attraverso una nota, è stato il Cidic, il Centro per l'innovazione e la diffusione della cultura dell' Università di Pisa.

Una straordinaria scoperta

 

L'edera velenosa è una pianta fortemente tossica, capace di provocare dolorose  dermatiti da contatto che, nel solo Nord America, colpiscono milioni di persone ogni anno. In Toscana questa non era mai stata ritrovata, mentre a livello nazionale questa era stata segnalata solo in Trentino-Alto Adige nel 1893 e nel 1930, "come specie occasionalmente sfuggita alla coltivazione", si legge nella nota ufficiale. "È dunque importante che le amministrazioni e la popolazione locale siano consapevoli della pericolosità di questa specie", conclude il comunicato. I campioni raccolti sono stati inseriti nell'erbario del Museo botanico pisano.

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Le dichiarazioni

 

"Le invasioni biologiche sono oggi uno tra i più rilevanti temi ambientali nella nostra società. Specie aliene animali o vegetali, introdotte consapevolmente o inconsapevolmente dall'uomo in un territorio dove non sarebbero mai giunte con dinamiche naturali, possono causare danni anche gravi alla biodiversità autoctona. In alcuni casi, però, i problemi causati da queste specie possono anche ritorcersi direttamente contro la specie umana. Il ritrovamento dell'edera velenosa a Impruneta è un importante esempio in questo senso, che forse può essere utile per renderci più consapevoli di questi problemi”, ha spiegato il professore Lorenzo Peruzzi, direttore dell'Orto e Museo Botanico dell'Università di Pisa.

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