Covid, Crisanti: "In Italia troppi mix di vaccini, durata protezione rebus"

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Lo ha sottolineato Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia presso l'Università di Padova. "In Italia esistono 24 protocolli di immunizzazione differenti, una confusione inestricabile che rende difficili gli studi su livello e durata della protezione", ha aggiunto

 

Secondo Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia presso l'Università di Padova, in Italia sono stati fatti troppi mix con i vaccini anti-Covid ed è difficile stimare quando duri effettivamente la protezione dal coronavirus. "In Italia e in altri Paesi, non tutti, sono stati fatti quattro vaccini diversi come prima dose (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e J&J) e come seconda dose tre: quattro per tre, dodici combinazioni possibili". Lo ha sottolineato in un'intervista al Fatto quotidiano. "Ora la terza viene fatta con Pfizer o con Moderna, quindi bisogna moltiplicare per due. Così in Italia esistono 24 protocolli di immunizzazione differenti, una confusione inestricabile che rende difficili gli studi su livello e durata della protezione", ha aggiunto. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Crisanti: "Contagi potrebbero essere 50-70mila al giorno"

Commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia, Crisanti ha sottolineato come, a suo parere, i casi giornalieri potrebbero essere sottostimati. Secondo il microbiologo, in relazione al numero di decessi, i nuovi contagi effettivi da Covid-19 nella Penisola potrebbero essere tra i 50 e 70mila al giorno. "Lo dice il numero dei decessi, che in media avvengono a 15-20 giorni dall'infezione", ha spiegato il professore. "Se abbiamo 80/100 decessi negli ultimi 4-5 giorni vuol dire che 15-20 giorni fa i contagi non erano 8/9 mila, ma perlomeno 35/40 mila. Da allora è probabile che siano saliti, fino ai 50 o 70 mila casi che vediamo in altri Paesi Ue", ha aggiunto. Per quanto riguarda la mortalità del Covid-19, al momento, "è di circa il 2 per mille in una popolazione con il 70/80 per cento di vaccinati", ha spiegato Crisanti, per poi sottolineare: "Era l'1 per cento ed è scesa di quattro/cinque volte. Bisogna dividere i decessi per due e moltiplicare per mille. E poi c'è l'uso sconsiderato dei tamponi rapidi, che sottostimano, hanno una sensibilità che a seconda dell'operatore e del test utilizzato va dal 50 al 70 per cento, quindi dà fino al 50 per cento di falsi negativi. Così mandano
in giro persone infette".

Health workers with the mask inside the intensive care of San Filippo Neri Hospital in Rome, 27 January 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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