Sedentarietà, muoversi ogni 30 minuti può aiutare la salute generale

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Interrompere uno stile di vita sedentario, con attività fisica anche moderata, “ha benefici metabolici positivi, quindi è utile non sedersi tutto il giorno, alzarsi e muoversi”. Lo hanno segnalato i ricercatori svedesi del Karolinska Institutet che, nell’ambito di uno studio che ha monitorato pazienti obesi per tre settimane, ha sottolineato come alzandosi dalla sedia ogni mezz'ora e muovendosi per circa tre minuti, è possibile migliorare i livelli di zucchero nel sangue e la salute generale

Prendersi una pausa dalla sedentarietà, alzandosi dalla sedia ogni mezz'ora e muovendosi per circa tre minuti, può aiutare a migliorare i livelli di zucchero nel sangue e la salute generale. Lo ha suggerito, in particolare, uno studio svedese condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet su un campione ristretto di partecipanti e pubblicato sulla rivista "American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism".

Un piccolo miglioramento della glicemia

Nello specifico, secondo gli studiosi svedesi, anche solo un modesto intervento di una manciata di minuti due volte ogni ora, in termini di attività fisica, potrebbe bastare per ottenere un piccolo ma evidente miglioramento della glicemia e delle fluttuazioni di zucchero nel sangue. “Interrompere uno stile di vita sedentario ha benefici metabolici positivi, quindi è utile non sedersi tutto il giorno, alzarsi e muoversi”, ha sottolineato l'autore senior dello studio, Erik Naslund. In base a quanto riscontrato dall’esperto, infatti, più pause durante i periodi in cui si sta seduti producono una serie di benefici, sebbene per ottenerne di più significativi, “molto probabilmente, è necessaria una maggiore dose di esercizio”, ha aggiunto.

Le fasi della ricerca

Ma come sono giunti a questa conclusione, i ricercatori del Karolinska Institutet? Per un lasso temporale di tre settimane, il team di esperti ha monitorato 16 adulti obesi che conducevano uno stile di vita sedentario o svolgevano una professione per cui stavano seduti tutto il giorno. Nell’arco di 10 ore ogni giorno, un fitness tracker ha segnalato, ogni 30 minuti e a ciascun partecipante allo studio, di alzarsi e muoversi. Durante periodi di attività pari a tre minuti, i partecipanti hanno svolto attività di intensità da bassa a moderata, tra cui camminare o salire le scale. Gli studiosi, in seguito, hanno monitorato coloro che hanno praticato queste attività con un gruppo che invece non ha mai fatto pause. Ne è emerso come i primi facessero segnalare livelli di colesterolo Ldl, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, più bassi e livelli di zucchero nel sangue altrettanto inferiori. Oltre a meno picchi e cali nei valori della glicemia. I ricercatori, comunque, hanno segnalato che le pause di attività, non sono risultate sufficienti a migliorare la tolleranza al glucosio complessiva. Valore per cui, evidentemente, l’attività fisica richiesta deve essere più intensa.

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