Radiografie ad alta definizione con l'Intelligenza artificiale

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Una nuova macchina per le radiografie al torace, sviluppata da un team di scienziati australiani usando l'Ia, promette di aiutare il personale medico a formulare interpretazioni e diagnosi più accurate

L'intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare l'accuratezza dell'interpretazione delle radiografie. È l'intuizione alla base di Annalise CXR, una nuova macchina per le radiografie al torace sviluppata da un team di scienziati australiani usando l'Ia, che promette di aiutare il personale medico e gli operatori sanitari a formulare interpretazioni e diagnosi più accurate di malattie fra le più comuni. Il congegno è stato messo a punto dall'azienda di tecnologia sanitaria Harrison.ai, in collaborazione con la compagnia internazionale 1-MED Radiology Network.

Uno studio sulla sua efficacia

Annalise CXR si basa su algoritmi addestrati su radiografie raccolte in grandi banche dati in tre diversi continenti. È in grado, analizzando fino a tre immagini per studio, frontali e laterali, di fornire una correlazione dei risultati attraverso multiple visualizzazioni. Caratteristica che le consente di migliorare "significativamente" la capacità dei radiologi di leggere i raggi X al torace. Uno studio sulla sua efficacia, pubblicato sulla rivista The Lancet Digital Health, indica che i radiologi che hanno utilizzato il congegno australiano sono riusciti a interpretare in mondo significativamente più accurato i risultati di 102 radiografie al torace in un ambiente non clinico. Secondo il direttore esecutivo di Annalise CXR, Dimitry Tran, la tecnologia in futuro "migliorerà la capacità di radiologia attorno al mondo, nel diagnosticare tempestivamente malattie fra le più comuni".

Sviluppato un software in grado di "sentire" la depressione nella voce

Tra le ultime novità che confermano le molteplici applicazioni dell'Intelligenza artificiale, i ricercatori della University of Maryland hanno messo a punto un software basato sull'Ia in grado di "sentire" la depressione nella voce. La tecnologia, presentata in occasione del  180imo Meeting of the Acoustical Society of America, promette di aiutare a diagnosticare la condizione e di avvertire per tempo quando i disturbi depressivi hanno raggiunto livelli eccessivi. Si tratta di un algoritmo capace di "captare" la depressione nella lentezza della voce degli individui, che potrebbe presto divenire un'app per smartphone, utile per monitorare il proprio umore nella vita reale.

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