Nel 2020 sono diminuiti i donatori di sangue ma è aumentata l'età media

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Sono dati emersi in occasione della conferenza di presentazione dell’evento globale “World Blood Donor Day”, che si svolgerà il 14 e 15 giugno 2021 a Roma. La giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005, per quest’anno sarà accompagnata dallo slogan "Give blood and keep the world beating”

Il 14 e il 15 giugno 2021 l’Italia ospiterà, a Roma, l’evento globale del “World Blood Donor Day”, la giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005 e celebrata in tutto il mondo per ricordare la nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh. L’edizione di quest’anno verrà accompagnata dallo slogan "Give blood and keep the world beating” e, proprio oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative messe in campo dal Ministero della Salute, attraverso il Centro Nazionale Sangue e dalle associazioni e federazioni dei donatori. Per l’occasione, sono stati presentati alcuni dati e numeri legati al sistema del sangue italiano del 2020. Il più significativo sottolinea come siano in calo i donatori in Italia, scesi nel 2020 del 3,4% rispetto a dodici mesi prima.

Alcuni dati emersi

Sono diminuiti poi, del 2%, anche i nuovi donatori, mentre sono risultati in aumento i donatori in aferesi, ovvero coloro che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%). Le donazioni totali, nel corso dello scorso anno, sono state quasi 2.9 milioni, di cui 2.5 di sangue intero e il restante proprio in aferesi. Ogni donatore, in media, ha effettuato 1.8 donazioni nel corso dell'anno. Continua ad aumentare anche l'età media dei donatori, con un calo di quelli tra 18 e 25 anni, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni, mentre aumentano quelli sopra questa fascia d’età.

Le trasfusioni ed il messaggio del ministro Speranza

Altri numeri, poi, riguardano le trasfusioni di sangue. Sono risultati in calo, infatti, i pazienti trasfusi e le trasfusioni totali sono state 2.8 milioni contro le 2.9 milioni del 2019. Il sistema, comunque, è riuscito a garantire oltre 5 trasfusioni al minuto a tutti i pazienti che ne necessitavano. “Credo che la donazione di sangue sia un atto straordinario, che consente ogni giorno a questa macchina del servizio sanitario di funzionare, di essere all'altezza”, ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un videomessaggio. “L'Italia prova ad investire con ogni energia, ma abbiamo sempre più bisogno di persone che facciano la propria parte, di donne e uomini che decidano di dedicare un pezzo del proprio tempo, e di dare un po' del proprio sangue a una causa che è una causa giusta e importante”, ha ribadito.

L’intervento del direttore generale dell’Oms

Sul tema si è espresso anche il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in un messaggio inviato in occasione della conferenza stampa di presentazione. “Sono felice di vedere che i giovani sono il focus del World Blood Donor Day di quest'anno. I giovani hanno sofferto immensamente durante questa pandemia, ma hanno mostrato una incredibile resilienza e la capacità di adattarsi”, ha detto. “Molti donatori di sangue nel mondo sono giovani ed è il momento di riconoscere il loro contributo incredibile alla salute delle loro comunità. Donando sangue salvano vite. Quindi un grande ringraziamento a tutti i giovani donatori di sangue di oggi e di domani”, ha aggiunto.

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