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Camminare per mano col partner potrebbe rallentare l'andatura: lo studio

Salute e Benessere
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A suggerirlo sono i risultati di uno studio della Purdue University che ha esaminato i tempi di percorrenza di 141 soggetti, parte di 72 coppie, di età compresa tra i 25 e i 79 anni

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Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori della Purdue University ha dimostrato che camminare insieme al partner porta a procedere più lentamente, soprattutto se si passeggiata mano nella mano.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno esaminato i tempi di percorrenza e le velocità di andatura di 141 soggetti, parte di 72 coppie, di età compresa tra i 25 e i 79 anni. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di passeggiare in diversi contesti, inclusi percorsi ricchi di ostacoli, sia individualmente che in coppia.

Lo studio nel dettaglio

"Nel nostro studio, ci siamo concentrati sulle coppie perché i partner spesso forniscono un supporto essenziale per promuovere uno stile di vita sano, compreso l'esercizio fisico", ha spiegato la ricercatrice Melissa Franks.
"Speravamo che non ci sarebbe stata una riduzione della velocità alla quale i partner camminavano insieme. Auspicavamo che i più lenti avrebbero accelerato per eguagliare i più veloci, ma non è stato così. Tuttavia, è importante notare che qualsiasi attività fisica o camminata, indipendentemente dalla velocità, è meglio di niente", ha commentato una delle autrici dello studio, Libby Richards, per poi precisare che allenarsi  con la compagnia di un amico o del partner aumenta comunque la probabilità di essere attivi, perché incoraggia a raggiungere gli obiettivi di fitness prefissati.

L'andatura tende a rallentare con l'invecchiamento

I risultati emersi dallo studio suggeriscono anche che le persone tendono a rallentare l'andatura quando invecchiano. Per questo, nonostante camminare sia una delle attività più facili, gli autori dello studio consigliano con il passare degli anni di trovare altre routine di fitness per rimanere attivi.
Tuttavia, come ha precisato Shirley Rietdyk, tra i ricercatori che hanno condotto lo studio, "la camminata lenta non va intesa come un aspetto inevitabile dell'invecchiamento. Gli anziani che camminano più lentamente tendono ad avere una salute peggiore".

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