Oms: “ogni anno 5,4 milioni di persone vengono morse dai serpenti”

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Per far fronte al problema, l’agenzia dell’Onu ha pianificato degli interventi finalizzati a rendere più facile l’accesso ad antidoti sicuri ed efficaci
 

I dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rivelano che ogni anno in tutto il mondo 5,4 milioni di persone vengono morse dai serpenti: di queste si stima che tra le 1,8 e le 2,7 milioni finiscano per essere avvelenate, e tra le 81.410 e le 137.880 perdano la vita. Non mancano, inoltre, numerosi casi di disabilità permanenti. Questi eventi avvengono principalmente in Asia, Africa e America Latina e riguardano soprattutto le donne, i bambini e i coltivatori che risiedono nelle comunità rurali più povere. Il morso di un serpente velenoso può provocare emorragie, collassi renali, gravi paralisi che impediscono di respirare e lesioni permanenti dei tessuti, in alcuni casi talmente gravi da costringere all’amputazione. Per dimezzare il numero di questi eventi entro il 2030, l’Oms ha elaborato una strategia globale.

La distribuzione degli antidoti

L’Oms sottolinea che per far fronte a questa emergenza è necessario intensificare la distribuzione degli antidoti efficaci contro il veleno dei serpenti. Attualmente, le conoscenze per produrre in modo adeguato questi rimedi sono diffuse solo in pochi Paesi e nella maggior parte dei casi mancano le competenze necessarie per valutarne l’effettiva qualità. Questa situazione ha spinto medici e pazienti a guardare con sospetto i prodotti disponibili sul mercato. Inoltre, l’assenza di dati precisi sul numero e i tipi di morsi impedisce alle aziende di effettuare delle stime precise sul fabbisogno degli antidoti: la bassa domanda ha spinto molte società a smettere di produrli, determinando così un notevole incremento dei prezzi.

La strategia dell’Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito l’avvelenamento da morso di serpente tra le priorità nelle malattie tropicali trascurate dal 2017 e ha avviato varie iniziative per fronteggiare il problema. Sono stati pianificati degli interventi finalizzati a rendere più facile l’accesso a trattamenti sicuri ed efficaci, migliorare la cooperazione e il coordinamento tra i Paesi e rafforzare i sistemi sanitari. Inoltre, l’agenzia dell’Onu ha preparato delle linee guida per la corretta produzione degli antidoti e un database sulla distribuzione dei morsi. 

Salute e benessere: Più letti