Arrendiamoci: i maschi preferiscono la palla, le femmine le pentoline. Colpa nostra?

Salute e Benessere

Virginia Di Marco

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Madri e Figli

I giocattoli sono il veicolo di stereotipi di genere. Ma quando i bimbi inziano a distinguere e preferire giochi "da maschi" o "giochi da femmine"? 

 

Meno di due settimane a Natale.

L’albero lucicca in un angolo del salotto, la porta d’ingresso è decorata con la sua bella ghirlanda.

Chiunque abbia figli o nipoti in questi giorni ha un unico pensiero: i regali.

Abbiamo già parlato del toy shaming e anche di quali sono i potenziali danni sui bambini quando i regali sono troppi.

Ma detto questo, pacchetto più, pacchetto meno, qualcosa sotto l’albero lo metteremo sicuramente. 

Giocattoli "da maschi", giocattoli "da femmine" 

Svariati studi scientifici hanno fatto emergere che la maggioranza dei bambini e delle bambine preferiscono giocattoli tipizzati per il loro genere. In altre parole, le femmine preferiscono bambole e pentoline, i maschi automobiline e palla. 

Certo, la domanda a monte è se questa differenziazione sia naturale o indotta dal modo in cui i bambini sono cresciuti.

Questo video-esperimento realizzato dall’emittente britannica BBC punta proprio a mettere in luce quanto, anche involontariamente, infarciamo di stereotipi di genere i nostri figli attraverso i giocattoli che proponiamo loro fin da piccolissimi.

Non è però questo l’argomento che oggi voglio affrontare che voi.

Posto che le preferenze di genere nella scelta dei giocattoli esistono, a prescindere dalle cause (che indagheremo magari in un altro post), alcuni ricercatori hanno cercato di capire quando esattamente i bambini iniziano a preferire “giochi da maschi” e le bambine i “giochi da femmine”.

Questa ricerca realizzata da City University of London e UCL e pubblicata sulla rivista Infant and Child Development mette in luce un dato super interessante.

Partiamo dal contesto.

I bimbi inseriti nello studio sono stati in tutto 101, tra maschi e femmine. Sono stati suddivisi in tre gruppi d’età: 9-17 mesi, ovvero quando i bimbi iniziano a muoversi autonomamente e dunque possono manifestare con maggiore chiarezza la preferenza per un certo giocattolo; 18-23 mesi, quando iniziano a comprendere meglio i generi maschile/femminile; 24-32 mesi, quando questa consapevolezza si consolida.

Osservando i bambini durante momenti di gioco indipendente, quello che i ricercatori hanno scoperto è che le preferenze di genere rispetto ai giocattoli sono presenti in ciascun gruppo d’età, compresi dunque anche i piccolissimi di 9-17 mesi.

Pentoline per le bimbe, palla per i bimbi.

Un altro dato è che, tanto nei maschi quanto nelle femmine, questa tendenza si accentua con l’aumentare dell’età.

Lo studio implica anche che, giocando con giocattoli diversi, si ingenerino conseguenti traiettorie di sviluppo differenti tra maschi e femmine.

Giocattoli diversi oggi, scelte di vita diverse domani?

Traiettorie che per esempio - aggiungo io - porteranno i ragazzi a preferire le cosiddette “facoltà STEM” (acronimo inglese per Science, Technology, Engineering and Mathematics) e le ragazze a studiare letteratura o arte.

E allora questo Natale seguite il consiglio del primo ingegnere aerospaziale donna d’Italia, Amalia Ercoli-Finzi.

«Alle bambine regalate bambole e meccano. Vanno aboliti gli stereotipi di genere, si deve iniziare da lì».

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