Dentifricio ‘fai da te’, per i dentisti rovina lo smalto

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Immagine di archivio (Getty Images)
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Si tratta di una pratica molto diffusa tra chi vuole ridurre i rifiuti in plastica, ma secondo gli esperti le ricette casalinghe rischiano di danneggiare i denti a lungo termine 

Realizzare il dentifricio in casa aiuta a ridurre drasticamente la quantità dei rifiuti in plastica prodotti, ma a discapito della propria salute dentale. A rivelarlo sono gli stessi dentisti, che bocciano quindi un’abitudine sempre più diffusa tra le persone che, con un occhio di riguardo particolare per l’ambiente, cercano di ottenere la stessa sostanza attraverso formule artigianali molto comuni online. Tuttavia, se è vero che rinunciare al classico tubetto diminuisce l’impatto ambientale, il prodotto realizzato ‘fai-da-te’ avrebbe secondo gli esperti alcuni ‘difetti di fabbricazione’ che rischiano di rovinare lo smalto dei denti.

Tantissime ricette sul web

Basta una rapida ricerca sul web per accorgersi di quanto sia ormai diffusa la pratica di produrre il dentifricio in casa propria, spesso affidandosi a processi relativamente semplici. Online si trovano infatti svariate ricette, molte delle quali basate su miscele di argilla bianca (anche detta caolino) e glicerina, a cui vengono poi aggiunti olii essenziali ad effetto disinfettante o lenitivo e bicarbonato di sodio. Proprio quest’ultima sostanza, secondo i dentisti, rappresenterebbe il problema più grande dei dentifrici artigianali. Il bicarbonato è infatti popolare nelle formule casalinghe per la capacità di sbiancare i denti: tuttavia, avvertono gli esperti, l’effetto è destinato a creare più danni che vantaggi a lungo termine.

Bicarbonato e dimensione dei granuli

Secondo Roberto Calandriello, coordinatore del centro studi dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi), il bicarbonato sbianca i denti perché “graffia lo smalto. È come la pasta abrasiva che usano i carrozzieri: i suoi cristalli raschiano smalto e dentina. Sul momento sbiancano i denti, col tempo li rovinano”. Altro potenziale problema dei prodotti artigianali è poi la dimensione e la concentrazione dei granuli del dentifricio, aspetti controllati nei processi di realizzazione industriale per non creare danni. Al contrario, nelle sostanze casalinghe queste caratteristiche sono spesso trascurate. Per evitare dunque guai al proprio sorriso, pur continuando a rinunciare alla plastica del tubetto, i dentisti consigliano l’uso di spazzolino, filo interdentale e scovolino, necessari alla rimozione della placca.

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