L’impatto dello smog sul cuore. I ricercatori: condiziona la struttura

Salute e Benessere
Inquinamento atmosferico in città (Archivio Fotogramma)
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Secondo lo studio apparso sulla rivista Circulation, l'esposizione al biossido di azoto e ad alcune polveri fini, comunemente emesse dai veicoli a motore, sarebbe collegata a un aumento delle dimensioni di entrambi i ventricoli, destro e sinistro

Lo smog potrebbe avere un effetto così devastante per l'organismo da condizionare la struttura del cuore. Sarebbe questa la causa dei decessi per malattie cardiovascolari che vengono correlate alla presenza di polveri nell’atmosfera. È quanto emerge da uno studio apparso sulla rivista Circulation. Il gruppo di ricerca di Nay Aung, cardiologo della Queen Mary University di Londra, avrebbe scoperto che l'esposizione al biossido di azoto e ad alcune polveri fini, comunemente emesse dai veicoli a motore, sarebbe collegata a un aumento delle dimensioni di due camere del cuore, il ventricolo destro e quello sinistro.

La ricerca basata sui dati di 4.000 volontari

Il team ha utilizzato i dati di quasi 4.000 volontari, con un’età compresa tra i 40 e i 69 anni, che hanno vissuto presso lo stesso indirizzo per tutta la durata dello studio: nessuno di loro era affetto da malattie cardiovascolari prima dell’esperimento. Gli scienziati hanno scoperto che un'esposizione maggiore a particelle di PM2,5, particelle di PM10 e biossido di azoto, sarebbe legata a un volume maggiore di entrambi i ventricoli, destro e sinistro. L'aumento identificato è risultato di piccola dimensione, ma comunque rilevante.

L'esperto: "Segnale di allarme"

"Questa dimensione dell'effetto è paragonabile ad altri ben noti fattori di rischio cardiaco come l'ipertensione", ha dichiarato il cardiologo Nay Aung, che ha spiegato come, all'aumentare della pressione sanguigna, aumenti la dimensione del cuore. "Sebbene l'aumento delle dimensioni della camera del cuore sia piccolo, è un segnale di allarme precoce, che può spiegare l'aumento del rischio di insufficienza cardiaca in individui esposti a livelli più elevati di inquinamento", ha aggiunto.

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