Una dieta grassa fra le cause della calvizie

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Sandwich (Getty Images)
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Il trattamento con D-PDMP, secondo i ricercatori della Johns Hopkins University, potrebbe rallentare la perdita dei capelli ed alleviare le infiammazioni cutanee 

Uno studio, condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University negli Stati Uniti, sembrerebbe aprire le porte a delle nuove terapie che potrebbero apportare miglioramenti a una tra le patologie di più difficile accettazione per l’uomo: la calvizie. Degli studi precedenti avevano infatti dimostrato come alcuni cibi possano influire sulla produzione dei glicosfingolipiti (GLS), i grassi che costituiscono non solo la pelle ma anche altre membrane cellulari.

Roditori sottoposti a due diverse diete

I ricercatori dello studio pubblicato su Scientific Reports, per capire in che modo la produzione dei GLS potesse influire sulla pelle e sulla pigmentazione dei capelli, hanno nutrito per diverse settimane due gruppi di topi facendogli seguire due diete differenti. Nei roditori, alimentati da un'alimentazione occidentale, ricca di grassi e di colesterolo, gli studiosi hanno notato, fin da subito, la perdita della peluria con conseguente incanutimento e il presentarsi di lesioni cutanee. Queste ultime conseguenze non erano invece presenti nei topi che hanno seguito una regolare alimentazione. I ricercatori, analizzando la pelle dei roditori al microscopio, hanno potuto rilevare una presenza anomala di neutrofili: una tipologia di globuli bianchi che viene implicata nell’infiammazione. Gli studiosi sono però riusciti a ridurre gli effetti negativi dei grassi sui roditori, sottoponendo questi ultimi al trattamento con D-PDMP, un composto che blocca la produzione di GLS. Riducendo il numero di neutrofili, hanno cosi ottenuto un miglioramento dell’infiammazione cutanea e dei risultati positivi sulla perdita del pelo.

D-PDMP utile per ridurre la calvizie

Nonostante non ci siano ancora prove scientifiche che ne garantiscano l'efficacia per le persone, i risultati dello studio, come commenta Subroto Chatterjee, professore della Johns Hopkins University, rivelano che la dieta occidentale, ricca di grassi e colesterolo, sia una delle possibili cause della perdita e dell’incanutimento dei capelli e dell’infiammazione della pelle. Il trattamento con D-PDMP potrebbe avere tutte le potenzialità per essere impiegato, in futuro, nella cura di queste alterazioni.

 

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