Dalla dieta allo sport: cuore e cervello in salute in sette mosse

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Fitness nella natura al St James Park di Londra (Foto: Getty Images)
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Sono le nuove raccomandazioni dell'American Heart Association. Utili non solo per prevenire disturbi cardiaci, ma anche per ridurre rischi cognitivi e malattie come l'Alzheimer 

Uno stile di vita salutare fa bene al cervello tanto quanto al resto del corpo e potrebbe ridurre il rischio di disturbi cognitivi che avanzano con l'età. Lo sottolinea l'American Heart Association, organizzazione impegnata nella lotta alle malattie cardiache e all'ictus, che ha appena pubblicato sulla rivista Stroke le nuove raccomandazioni per tenere in salute non solo il cuore, ma anche il cervello. Sette mosse che spaziano dalla dieta allo sport, dall'addio al fumo al controllo del colesterolo per ridurre il rischio di ictus, Alzheimer e demenza vascolare.

Cuore e cervello a braccetto

Gli esperti americani evidenziano lo stretto legame che c'è tra cuore e cervello. Entrambi, spiegano, hanno bisogno di un adeguato afflusso di sangue per poter funzionare al meglio. Tuttavia in molte persone questo viene rallentato da vasi sanguigni bloccati o ristretti a causa dell'aterosclerosi che può tradursi anche in infarto o ictus. I fattori di rischio dell'aterosclerosi possono essere modificati con interventi tempestivi e semplici, come una dieta sana, attività fisica ed evitando il tabacco. "Gli stessi fattori di rischio dell'aterosclerosi sono anche responsabili del declino cognitivo e dell'Alzheimer", sottolinea Philip Gorelick, che ha coordinato il gruppo di lavoro che ha scritto le raccomandazioni. Ecco perché, prosegue, "seguendo 7 semplici passi non solo si possono prevenire infarto e ictus, ma anche prevenire i danni cognitivi e mantenere in salute il cervello". Prima si pensava che le cause dell'Alzheimer e demenze fossero diverse da quelle dell'ictus, ma "nel tempo abbiamo importato che i fattori di rischio sono gli stessi", conclude Gorelick.

Tenersi in salute in 7 passi

Le raccomandazioni non sono in sé una novità. Si tratta di interventi per lo più noti, ma la cui utilità va sempre ribadita, che scaturiscono dall'analisi di 182 studi scientifici. In primis i medici invitano a tenere sotto controllo la pressione del sangue, poi a controllare il colesterolo e a mantenere normale il livello degli zuccheri nel sangue. Punto numero quattro è svolgere regolarmente attività fisica, segue poi avere una dieta sana, perdere i chili di troppo e, assolutamente, non fumare. Il vizio delle sigarette sarebbe meglio non prenderlo proprio, ma se si è fumatori bisogna smettere subito. In generale queste sane abitudini, rimarcano gli esperti, vanno adottate il prima possibile perché l'aterosclerosi, cioè il restringimento delle arterie, può iniziare già nell'infanzia.

I costi del declino cognitivo

Non solo le malattie cardiovascolari, anche quelle cognitive hanno un costo, sociale ed economico. L'associazione calcola che le spese dirette per le cure superino anche quelle per il cancro. In più il valore di prestazioni non pagate per i pazienti di varie forme di demenza può superare i 200 miliardi di dollari all'anno. Nel mondo si stima che circa 75 milioni siano a rischio demenza entro il 2030.

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