La chemioterapia spaventa gli italiani, ma è un'arma fondamentale

Salute e Benessere
Nel 2016 in Italia sono stati stimati 365.800 nuovi casi di tumore: il 63% delle donne ed il 54% degli uomini sconfiggono la malattia (foto: Getty Images)
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Attraverso un sondaggio che ha coinvolto oltre mille cittadini, l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha scattato una fotografia sulla conoscenza di una delle principali terapie contro il cancro

Gli Italiani conoscono la chemioterapia, ma ne sono ancora spaventati, nonostante esistano cure più 'dolci' rispetto al passato grazie a farmaci meno tossici e più efficaci. È questa la fotografia scattata dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) che ha condotto un sondaggio coinvolgendo oltre mille cittadini rispetto ad una delle armi principali nella lotta contro il cancro. Contestualmente a queste tematiche, Aiom ha anche realizzato un libro dal titolo "Chemio-terapia: 100 domande 100 risposte", allo scopo di educare e sensibilizzare i cittadini.

Quanto ne sanno gli italiani di chemioterapia

Dei 1.010 cittadini coinvolti nel sondaggio realizzato da Aiom, è emerso che l'87% sa a grandi linee cosa sia la chemioterapia, ma ne è ancora spaventato. Al 68% del campione, infatti, questi farmaci contro il cancro fanno paura. Il motivo? Il 78% ignora che oggi sono più 'dolci' rispetto al passato perché più efficaci e meno tossici. Per il 53%, invece, la chemio non permetterebbe di condurre una vita normale, mentre per il 37% sarebbe un trattamento ormai superato. E per far capire come la cura farmacologica contro i tumori sia cambiata, la società scientifica ha realizzato il libro "Chemio-terapia: 100 domande 100 risposte", disponibile sul suo portale. "Questo libro – ha spiegato Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom - vuole essere una guida per tutti i cittadini per comprendere a fondo la terapia che in più di 70 anni ha rappresentato il cardine della lotta ai tumori e che è ancora insostituibile nella cura della maggioranza delle neoplasie".

I progressi della medicina

La chemioterapia, come ha sottolineato Pinto, non è più quella di 30 anni fa. Oltre a farmaci meno aggressivi, esistono, infatti, trattamenti complementari che ne riducono gli effetti collaterali come nausea e vomito. "Con le dovute differenze – spiega ancora il presidente Aiom – sono disponibili terapie che non provocano la caduta dei capelli". Inoltre, molti nuovi trattamenti vengono somministrati oggi in combinazione con la chemio: più armi per aumentare l'aspettativa di vita, ma anche migliorare le percentuali di guarigione. "Nel 2016 – si legge sul sito di Aiom - in Italia sono stati stimati 365.800 nuovi casi di tumore: il 63% delle donne ed il 54% degli uomini sconfiggono la malattia. Buona parte dei progressi compiuti dall'oncologia mondiale negli ultimi decenni sono stati ottenuti proprio grazie alla chemioterapia". Ancora oggi, questa cura rappresenta il trattamento più efficace, secondo Aiom, per alcuni dei tumori più frequenti come quelli del seno, del colon-retto, del polmone e della prostata. 

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