Vaccinarsi contro l’influenza con un cerotto

Salute e Benessere
L'applicazione del cerotto ai partecipanti al test (Foto: Rob Felt, Georgia Tech)
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Primo test sull'uomo: niente dolore e pochi effetti collaterali, assicurano i ricercatori. I risultati dello studio pubblicati su Lancet. In Italia l'ultima epidemia ha colpito 5 milioni di italiani 

In futuro il vaccino antinfluenzale si potrà fare anche con un cerotto, efficace quanto la tradizionale iniezione ma meno doloroso. È lo scenario suggerito dai ricercatori delle università Emory e George Tech che hanno testato questa tecnologia, con successo, per la prima volta sull'uomo. I risultati sono stati pubblicati su Lancet.

Come funziona

Lo speciale cerotto messo a punto dai ricercatori contiene cento microaghi che rilasciano il vaccino nel sangue e si dissolvono nel giro di 20 minuti. A differenza del vaccino tradizionale, spiegano i ricercatori, questo cerotto può essere stoccato a temperatura ambiente: in futuro si potrà quindi acquistare e portare a casa, e si potrà anche riceverlo per posta. Questo metodo consentirebbe di risparmiare denaro perché facilmente somministrabile dagli stessi pazienti. Il cerotto testato (nella foto in basso) è stato sviluppato dal Georgia Tech e realizzato dal Global Center for Medical Innovation di Atlanta.

I test sull'uomo

I test sono partiti nel giugno 2015 e sono stati condotti nella Hope Clinic dell'Emory Vaccine Center di Atlanta, negli Stati Uniti. Per fare il confronto con la tecnica tradizionale i ricercatori hanno arruolato 100 volontari non vaccinati preventivamente, tra 18 e 49 anni, dividendoli in quattro gruppi. Il primo ha ricevuto il vaccino tradizionale, uno il cerotto contenente un placebo e gli altri due il cerotto con il vaccino, in un caso applicato da un medico e nell'altro dai soggetti stessi. Dopo 180 giorni i ricercatori hanno valutato la risposta dei partecipanti in termini di anticorpi e di effetti collaterali. Nel gruppo vaccinato con il cerotto si sono verificati problemi minimi, dal prurito al rossore nel punto di applicazione, guariti in pochi giorni. Quanto agli anticorpi, la risposta è risultata identica nei tre gruppi.

Facile da somministrare

Il nuovo metodo sembrerebbe piacere anche ai pazienti. Il 70% dei partecipanti al test che avevano ricevuto il cerotto ha dichiarato di preferirlo alla classica iniezione. "Il cerotto è facile da somministrare anche da parte degli stessi pazienti", spiegano gli autori dello studio, che ora vogliono perfezionare questa tecnologia. Prima di un'applicazione su larga scala, affermano, serviranno ulteriori test su un numero maggiore di pazienti. I ricercatori sono al lavoro su cerotti con microaghi da sperimentare anche per altri vaccini, tra cui quello contro il morbillo, la rosolia e la polio.

Vaccino "salvavita" in Europa

Il vaccino contro l'influenza ogni anno salva migliaia di vite in Europa. Secondo quanto affermato dal Commissario Ue per la Salute Vytenis Andriukaitis, si stima che nell'Unione Europea la vaccinazione contro l'influenza stagionale salvi 37 mila vite all'anno. Nonostante questo si vaccinano solo 80 milioni di persone sui 180 milioni di europei ai quali la vaccinazione è prescritta. In Italia si vaccina solo la metà degli anziani.

In Italia 5 milioni di casi tra 2016-2017

In Italia l'ultima epidemia, che ha avuto il suo picco precoce a fine dicembre, ha costretto a letto oltre 5 milioni di persone e causato la morte di 53 anziani. Nell'ultima epidemia è stato più alto il numero di casi registrato negli over 65 e si è avuto, in questa fascia d'età, un 15% in più di morti attribuibili all'influenza rispetto all'atteso. Tendenza che ha dato all'Italia il triste primato in Europa.

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