Latte d'asina amiatina, il sostituto ideale del latte materno

Salute e Benessere
Il latte di asina amiatina ha un contenuto proteico molto simile a quello umano (Archivio Getty Images)
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Le ricerche dell'università di Pisa, nell'ambito del progetto "L.A.B.A. Pro. V.", hanno messo in evidenza le caratteristiche nutritive adatte all'alimentazione umana della varietà prodotta da una razza che vive nella provincia di Grosseto

Studi condotti dal dipartimento di scienze veterinarie dell'Università di Pisa hanno evidenziato come il latte di asina amiatina (una razza autoctona allevata sul territorio di Grosseto) sia il sostituto ideale di quello materno. I risultati sono frutto del progetto “L.A.B.A.Pro.V.”, programma finanziato dalla regione Toscana, al quale oltre all'ateneo pisano hanno collaborato l’Azienda ospedaliera universitaria "Meyer" di Firenze, l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana "M. Aleandri" e il Complesso agricolo forestale regionale Bandite di Scarlino, dove sono attualmente allevati i circa 150 animali su cui è stato condotto lo studio.

 

Le proprietà del latte d'asina – Da alcuni anni, il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa studia le proprietà nutritive del latte delle asine amiatine, nel quale ha riscontrato alcune peculiarità tali da renderlo l'alternativa più adatta per l'alimentazione dei neonati (come asserivano già precedenti ricerche). Di sapore gradevole, ben tollerato dai soggetti allergici al latte vaccino (al contrario di quello caprino, ovino o di bufala), il latte d'asina ha un contenuto proteico simile a quello del latte umano, caratterizzato dalla bassa quantità di caseine e soprattutto di quelle ritenute più allergizzanti (alfaS). Il contenuto di lattosio è elevato (7%) ed è tale da favorire la mineralizzazione ossea; allo stesso tempo lisozima e lattoferrina favoriscono la riduzione delle infezioni intestinali inibendo l’azione di alcuni batteri.

 

Le allergie al latte vaccino - “Il latte bovino è largamente utilizzato come sostituto del latte materno, ma dal 2 al 7,5% dei neonati è allergico alle proteine del latte vaccino”, spiega la professoressa Mina Martini dell’Università di Pisa, “un problema non del tutto risolto dal latte industriale che spesso non incontra il gusto dei bambini per il sapore poco gradevole, senza considerare che alcuni di questi prodotti non sono totalmente esenti dal rischio di sensibilizzazione allergica”.

Latte d'asina amitina - Gli allevamenti di asino amiatino di Scarlino, sui quali sono stati condotti gli studi, hanno conseguito l’autorizzazione Ce che certifica la sicurezza del processo produttivo e il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Anche per questo Martini inserisce questa varietà fra le scelte più favorevoli per la sostituzione del latte vaccino: “C’è da sottolineare che la possibilità di utilizzare il latte proveniente da un’unica razza, quella amiatina, garantisce una maggiore costanza nella qualità del prodotto utilizzato”, dice la professoressa, “e la possibilità, tramite la selezione genetica, di un continuo miglioramento qualitativo”.

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