Variante indiana, D'Amato: “Vasta indagine epidemiologica a Latina”. Primi test negativi

Lazio

L'isituto Spallanzani ha reso noto l'esito dei tamponi eseguiti finora sui componenti della comunità Sikh, che conta circa 15mila persone. "C'è la massima collaborazione grazie alla straordinaria opera di mediazione del Prefetto in costante collaborazione e cooperazione con la Asl e le autorità religiose", ha spiegato l'assessore 

Sono tutti negativi alla variante indiana i tamponi eseguiti finora sulla comunità Sikh della provincia di Latina, al centro di una vasta indagine epidemiologica annunciata ieri dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, in collaborazione con lo Spallanzani di Roma. A comunicare l’esito dei primi test è stato proprio il direttore sanitario dell’istituto, Francesco Vaia. “Stiamo continuando nella sorveglianza attiva e con gli esami dei tamponi, ma al momento zero casi variante indiana”, ha ribadito. Ulteriore conferma è arrivata anche dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Al momento non è stata intercettata la presenza della variante indiana a Latina", ha dichiarato ai microfoni di Sky TG24.

Intanto, fonti sanitarie riferiscono che "dal 19 aprile sono 15 i campioni arrivati dall'Asl di Latina allo Spallanzani, su 9 è stata trovata la variante inglese e su 6 è in corso il sequenziamento genomico". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - QUANDO MI VACCINO)

La situazione in provincia di Latina

Da parte della comunità "c'è la massima collaborazione grazie alla straordinaria opera di mediazione del Prefetto di Latina in costante collaborazione e cooperazione con la Asl e le autorità religiose", ha spiegato l'assessore D'Amato. L'indagine è stata avviata alla luce del fatto che la metà dei contagi nelle province nel Lazio si registra a Latina e in particolare nella provincia. La Asl ha attivato un controllo epidemiologico sulla comunità sikh, circa 15mila persone, che vede molti dei suoi componenti impiegati nell'agricoltura. Dopo l'allerta sulla pericolosità della variante indiana, ciò che preoccupa sono i possibili arrivi dall'India precedenti alla decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza, di chiudere i voli dal paese. Per questo tra le misure attuate dalla Asl di Latina c'è anche quella di rintracciare chi è arrivato dall'India prima del blocco dei voli per verificare il rispetto della quarantena e tutte le prescrizioni anti-Covid. In questo senso si è tenuta una riunione in prefettura con dirigenti della Asl e i sindaci dei comuni dove insiste di più la comunità, quelli più a vocazione agricola, in particolare Pontinia, Fondi e Aprilia.

Il prefetto: "Dal primo marzo 275 positivi"

"Abbiamo una costante interlocuzione con la Asl che si è intensificata in questi ultimi giorni", ha spiegato il prefetto di Latina, Maurizio Falco, riferendo che "dal 1 marzo si contano 275 positivi nella comunità Sikh di cui 37 alunni in scuole di Sabaudia, Pontinia e Latina. Complessivamente se nell'assoluto non incide sul dato complessivo per la singola comunità è significativo". Tra ieri e oggi, il prefetto ha incontrato due dei cinque capi religiosi "per diffondere tutte le informazioni all'interno della comunità, sia tra regolari e sia tra gli irregolari. Giovedì partirà da Sabaudia uno screening, proseguirà con Pontinia e a seguire negli altri comuni. Chiediamo ai rappresentanti della comunità indiana e agli italiani che vivono o che lavorano con loro di sottoporsi ai test. Abbiamo chiesto ai capi della comunità di farsi portavoce di questa attività". Il prefetto ha poi assicurato: "Cercheremo di mettere in campo tutte le misure necessarie e di far comprendere anche agli irregolari l'obiettivo è tutelare il diritto alla salute”.

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