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Covid, turni d'ingresso e bus extra: così riparte la scuola a Roma

Lazio

Ingressi mattutini in due fasce orarie, possibilità di andare in classe anche di sabato, mezzi pubblici aggiuntivi e controlli anti-assembramento dei vigili e della protezione civile, sono queste le principali misure per il ritorno in aula degli studenti

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Ingressi mattutini in due fasce orarie, possibilità di andare in classe anche di sabato, mezzi pubblici aggiuntivi e controlli anti-assembramento dei vigili e della protezione civile. Questo il piano, che entrerà in vigore dal 7 gennaio, per consentire il ritorno in classe in sicurezza degli studenti romani. Il documento operativo è stato firmato oggi dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

Il rientro a scuola degli studenti

Il rientro degli studenti è previsto al 50% fino al 15 gennaio, poi si dovrebbe passare al 75%, ma le disposizioni dovranno essere rese operative già dal 4 gennaio prossimo. Il provvedimento del prefetto dispone, nello specifico, che gli istituti scolastici di secondo grado rimodulino l'offerta individuando due fasce orarie di ingresso: una alle 8 (che copra il 40% degli studenti) e una alle 10 (per il rimanente 60%). L'attività didattica in presenza andrà pianificata su cinque giorni, ma quando si passerà al 75% in presenza si potrà andare a scuola anche il sabato, così da ridurre la pressione di circa un sesto "e far fronte, per ogni singolo giorno di attività scolastica, a un bacino di utenza di circa il 62,5%". Il sabato, se servirà, si potrà entrare tutti alle 8.

Il potenziamento dei trasporti

Intanto anche i trasporti pubblici rimoduleranno la loro offerta con servizi aggiuntivi. Cotral prevede di potenziare i servizi nelle ore di punta attraverso circa 220 autobus di servizio aggiuntivo, e di riprogrammare il servizio sulla base dei nuovi orari. Atac, invece, prevede di "sub-affidare ad operatori esterni alcuni lotti di linee a bassa frequentazione", consentendo così di "recuperare risorse che saranno reinvestite nel potenziamento delle linee scolastiche e per garantire il 50% di riempimento", per un totale di 122 vetture. Utilizzando queste 122 vetture si propone dunque di "riprogrammare e incrementare il numero di corse delle linee ordinarie, con particolare riferimento a quelle che transitano presso gli Istituti più frequentati, negli orari previsti di ingresso e di uscita delle scuole; riprogrammare e incrementare il numero di corse del servizio ordinario che effettuano itinerari deviati o prolungati per servire gli istituti scolastici; incrementare il numero di corse dei collegamenti dedicati agli istituti scolastici". Gli accessi alle metropolitane, nelle condizioni date, dovranno essere contingentate "con forze aggiuntive rispetto a quelle messe in campo da Atac". Sono previste inoltre 70 vetture (a cura di Astral) per delle 'linee ad anello' "funzionali al rafforzamento del supporto alle metro e nello stesso tempo ad aggiungere destinazioni di penetrazione verso il centro città agli utenti del Cotral".

I finanziamenti e i controlli

Per pagare questi servizi aggiuntivi sono stati messi a disposizione diversi fondi: dalla Regione sono arrivati 10 milioni (destinati al servizio extraurbano), mentre dallo Stato finora poco meno di 10,5 milioni, cioè l'80% di quanto stanziato dal Ristori-bis (il cui saldo sarà assegnato con Dm in corso di approvazione). Denaro, quello dell'acconto dell'80%, che dovrebbe arrivare entro i primi del 2021. Anche la legge di Bilancio, in via di approvazione, prevede ulteriori fondi per i servizi aggiuntivi: a oggi 200 milioni a livello nazionale, ma ancora non è nota la quota che spetterà al Lazio. In generale le risorse statali andranno per il 34% all'Atac, per il 38% al Cotral e per il 28% all'Astral così come concordato da Campidoglio e Regione. Il fabbisogno per il periodo gennaio-giugno 2021, annota la relazione tecnica, è di circa 40 milioni; i 10,5 milioni circa di cui sopra sono "in grado di soddisfare meno di due mesi di copertura dei servizi aggiuntivi". Infine, i controlli: "gli Enti locali - si legge nel provvedimento del prefetto - vorranno garantire la prevenzione della formazione di assembramenti presso i plessi scolastici, e altri luoghi di aggregazione in prossimità degli stessi, e le fermate dei mezzi pubblici di trasporto avvalendosi della polizia locale e dei gruppi comunali di protezione civile".