L’uomo era accusato di manipolazione del mercato e ostacolo all’autorità di vigilanza: per i giudici, che hanno accolto la richiesta del pm, “il fatto non sussiste”. Assolti anche i coamministratori, all’epoca dei fatti, dell’Apsa
L'ex presidente di Banca Finnat, Giampietro Nattino, è stato assolto dai giudici della sesta sezione collegiale di Roma dalle accuse di manipolazione del mercato e ostacolo all'autorità di vigilanza. La formula dei giudici, che hanno accolto la richiesta del pm, è stata "perché il fatto non sussiste". Assolti anche Piero Menchini e Paolo Mennini, imputati nel procedimento quali coamminstratori, all'epoca dei fatti, dell'Apsa, l'Amministrazione del Patrimonio della sede Apostolica. A Nattino la Procura di Roma contestava di aver acquistato azioni della propria banca attraverso un conto corrente acceso in Vaticano. Tre anni fa - su questa stessa vicenda - il Tribunale del Vaticano aveva emesso un decreto di archiviazione.
Nattino: “Sentenza mette in luce correttezza del mio operato”
"La sentenza di piena assoluzione perché il fatto non sussite, emessa oggi dal Tribunale di Roma su richiesta del Pubblico Ministero, di cui sono molto felice, mette in luce - afferma Nattino, difeso in giudizio dagli avvocati Roberto Borgogno e Alberto Misiani - la correttezza del mio operato in tutte le transazioni, di carattere personale e privato, prese in esame dagli organi inquirenti in questi anni. Io e i miei legali eravamo certi di questo e la sentenza di oggi, tre anni dopo il decreto di archiviazione emesso dal Tribunale Vaticano sugli stessi fatti, ha potuto ufficialmente confermarlo".