Beau Solomon è morto il 30 giugno del 2016 dopo essere stato spinto nel fiume. L'imputato, Massimo Galioto, in primo grado è stato assolto ma a suo carico, secondo il pg, ci sono "plurimi elementi convergenti"
Il pg di Roma ha chiesto una condanna a 18 anni di carcere per il clochard Massimo Galioto per la morte dello studente americano Beau Solomon, avvenuta il 30 giugno del 2016 a Roma per annegamento dopo essere stato spinto nel Tevere. Nei confronti dell'imputato, assolto in primo grado, il sostituto procuratore Mario Ardigò contesta l'omicidio preterintenzionale. Le richieste saranno formalizzate domani davanti ai giudici della Corte d'Assise d'Appello, ma il pg ha già notificato alle parti una memoria con la richiesta di condanna.
La richiesta
Nel documento il sostituto procuratore generale afferma che a carico di Galioto ci sono "plurimi elementi convergenti, in assenza di riscontri di una dinamica alternativa" e che "il problema di questo processo non è stata la ricostruzione del fatto ma l'inutile complicazione determinata dal non voler credere che delle riprese video dell'impianto di sorveglianza della John Cabot University, dalla sponda opposta, non consentissero di raggiungere, esse sole, la prova diretta del fatto stesso". Dal maggio scorso Galioto si trova in carcere perché accusato della morte di un 38enne romeno avvenuta nel corso di un alterco nella zona di Ponte Sisto.